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Binaghi-Malagò, lo scontro: «Ha provato a danneggiare gli Internazionali», «Inelegante e sgrammaticato»

Il presidente della Fit aveva attaccato quello del Coni, che gli ha risposto. I due non si “amano”, e ora si rinfacciano la qualunque

Binaghi-Malagò, lo scontro: «Ha provato a danneggiare gli Internazionali», «Inelegante e sgrammaticato»
Roma 12/10/2016 - Presentazione del piano 'Sport e Periferia / foto Insidefoto/Image nella foto: Giovanni Malago' ONLY ITALY

Gli Internazionali di Roma non erano ancora finiti, mancava la finale, che Angelo Binaghi, il vulcanico presidente della Federtennis, aveva già attaccato dritto per dritto il Presidente del Coni Malagò. Con accuse frontali, per nulla mediate da accenni di diplomazia:

“Il presidente del Coni prima ha cercato di non far giocare a Roma il numero uno del mondo Djokovic, poi non voleva che giocassero i russi e i bielorussi, tra cui Medvedev e Rublev. Malagò ha chiesto al governo di intervenire nell’autonomia dello sport, proprio lui che in passato se ne era lamentato. Ha cercato di indirizzare il premier Draghi verso una decisione che avrebbe danneggiato gravemente e irreparabilmente un patrimonio dello sport italiano“.

E ancora:

“Anche Malagò sa che non far giocare i russi e i bielorussi a Roma avrebbe avuto conseguenze che vanno dallo sciopero dei giocatori alla possibile revoca definitiva della licenza per gli Internazionali. Mi chiedo dunque come è possibile che colui che detiene la presidenza di un ente pubblico possa dare una lettura distorta del Cio, capace di mettere a rischio l’esistenza stessa della manifestazione. La verità è che noi abbiamo rispettato la vera decisione del Cio e siamo vittime della sua ossessione per Sport e Salute”.

Binaghi è uno dei pochi dirigenti sportivi che quando parla dice “cose”. E fa incazzare un po’ tutti. Ieri gli ha risposto persino Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza, che nella stessa conferenza stampa era stato chiamato in causa nella gara a quale evento ha fatto più presenze in Italia….

Le ruggini tra i due, Binaghi e Malagò, sono politiche ed economiche, e vengono da lontano, da una rottura su Coni Servizi, la riforma dello Sport e la nuova Sport e Salute di Vito Cozzoli.

Ovviamente alla prima occasione pubblica, il Premio Bearzot, è arrivata la replica:

“Ci siamo stupiti moltissimo di aver avuto tutta questa attenzione nella conferenza di conclusione degli Internazionali. In questo caso sarebbe stato più giusto, bello e importante dedicare quei minuti a ciò che di particolarmente significativo è riuscito a fare in questi giorni il torneo. È stato fatto, ma sicuramente in modo marginale rispetto al peso che è stato riconosciuto al tema di un attacco inelegante, sbagliato, profondamente non vero e anche sgrammaticato sotto il profilo dei ruoli nazionali e internazionali“.

“Quello di Binaghi negli ultimi anni è un percorso sui rapporti con la politica su cui non devo aggiungere altro, è talmente palese come stiano le cose…”.

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