Gazzetta: indisponente la mollezza di Insigne, Chiesa sverna a sinistra come un pensionato in Riviera

In campo si sono visti giocatori paralizzati dalla paura, con le ragnatele della tensione attorno alle gambe. L'Italia era allegria, ora è solo noia

insigne

Db Roma 12/11/2021 - qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne

Luigi Garlando traccia un giudizio impietoso dell’Italia di Mancini sulla Gazzetta dello Sport, dopo il pareggio di ieri contro l’Irlanda del Nord.

“Mancini ha le sue colpe, non è riuscito a intercettare il calo post-Europeo, né ad alimentare, con varianti o altro, quell’idea di gioco che è stata la nostra forza. Ma ha ragione a sentirsi tradito. Al termine della gara era furibondo. Sono mancati prima di tutto il furore e l’orgoglio”.

A deludere sono stati quelli più attesi, che con la loro qualità di gioco avrebbero dovuto fare la differenza.

Nullo Jorginho, indisponente la mollezza di Insigne che ha avuto le occasioni migliori, confusionario Chiesa. Certe notti raccontano in modo quasi definitivo chi sei e chi non potrai mai essere. Che ci mancasse un centravanti lo sapevamo già”.

E ancora:

“Insigne ha due occasioni per andare in porta e se le mangia entrambe, tremebondo. Chiesa sverna largo sulla sinistra, come un pensionato in Riviera, estraneo al gioco, anzi, controproducente, perché Mancini gli sbraita in faccia i movimenti che sbaglia. L’Italia era Jorginho che ricamava nel breve e teneva collegati i fili della squadra. Ora, piantato in mezzo a due mediani (Tonali, Barella) è sempre troppo lontano da tutti: Verratti non c’è, Spinazzola neppure e Insigne fa il centravanti. Al posto dell’Italia dell’Europeo, c’è in campo un’altra cosa; giocatori paralizzati dalla paura, con le ragnatele della tensione attorno alle gambe. In due parole: l’Italia era allegria, ora, per un tempo, noia mortale”.

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