Il Corsport: con le parole su Insigne, De Laurentiis ha spiegato il concetto di sostenibilità
L’età è il fattore fondamentale perché il valore dei cartellini segue la curva biologica. L'81% degli investimenti del City ha riguardato giocatori under 26

Db Monaco di Baviera (Germania) 01/08/2017 - Audi Cup / Atletico Madrid-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Cristiano Giuntoli
Sul Corriere dello Sport Alessandro F. Giudice commenta le parole di De Laurentiis a proposito del rinnovo di Lorenzo Insigne:
Con il suo stile diretto, Aurelio De Laurentiis fornisce una precisa definizione del concetto di sostenibilità, spesso sbandierato ma forse ancora poco compreso nelle sue implicazioni pratiche. «Se Insigne riterrà concluso il suo percorso a Napoli ce ne faremo una ragione, lasceremo a lui la scelta e agiremo di conseguenza». Tradotto: il club ha assegnato un valore preciso allo stipendio del suo capitano e non intende superarlo, perché il monte ingaggi di ogni azienda deve rapportarsi al fatturato e non può valicare certi livelli.
Nel valutare lo stipendio da proporre a un giocatore, l’età è il fattore fondamentale perché il valore dei cartellini segue la curva biologica: cresce nei primi anni di carriera, raggiunge il picco all’approssimarsi della maturità poi decresce rapidamente per raggiungere sempre lo zero a fine carriera.
Nei tredici anni di proprietà araba, il City ha investito 1,4 miliardi per acquistare 42 giocatori. Solo 3 di questi (Demichelis, Bravo e Maicon) avevano più di 27 anni per un investimento irrisorio: 26 milioni cioè il 2% del totale. L’81% dell’investimento complessivo ha interessato giocatori di età inferiore a 26 anni. Le leggende sui club spendaccioni ignorano spesso i meccanismi di selettività della spesa.