Allegri: «Meno male, abbiamo vinto una partita di sofferenza»
A Dazn: «Ci sono giocatori che devono migliorare nelle scelte dell'ultimo passaggio. Rabiot? Deve spaccare la porta, sembra non si prepari neanche per il tiro»

Napoli 11/09/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Dopo la vittoria sullo Spezia, il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha commentato la partita ai microfoni di Dazn.
Ci voleva questa vittoria, è arrivata in mezzo a tante difficoltà. Che sofferenza oggi?
“Menomale abbiamo vinto una partita di sofferenza, perché altrimenti pensavamo che non c’era più bisogno di niente ed eravamo diventati bravi. Invece è stata una bella vittoria, importante soprattutto. Siamo stati anche un pizzico fortunati sulla palla che è rimasta lì sulla linea, però ci hanno ridato un po’ indietro quello che abbiamo lasciato nelle prime giornate. Per questo esigo molta più attenzione quando la palla l’abbiamo noi, se la perdi poi vai in difficoltà. Dobbiamo uscire dalla zona di comfort e migliorare ancora. Facciamo ancora tanti errori nell’ultimo passaggio e in zona tiro. Poi ci sono da migliorare tante cose, perché abbiamo dei giocatori che nelle scelte dell’ultimo passaggio, nel tiro in porta, devono fare assolutamente meglio“.
La squadra sembra che non sia sempre collegata.
“Abbiamo perso due palle in uscita, perché siamo usciti leggeri, poi sul tiro forse bisognava accorciare prima, essere più veloci nell’accorciare in avanti, poi ha fatto un gol… ha messo la palla all’incrocio dei pali. Si vede che doveva andare così ed è servito anche a noi”.
Ha avuto le risposte che si aspettava da pare dei suoi giocatori? Da Chiesa?
“Non dovevo aspettare risposte né da lui né da nessuno, i giocatori li ho sotto vista tutti i giorni e li vedo, le qualità sono quelle, poi lui era rientrato dall’infortunio con la Nazionale, stasera mi ha chiesto il cambio perché gli si stava indurendo di nuovo il flessore, quindi bisogna avere a che fare anche con queste cose giocando una volta ogni tre giorni. Poi soprattutto Federico è un giocatore che strappa molto. Però stasera, a differenza delle altre volte, quelli che sono subentrati, sono entrati bene“.
Su Dybala: lo vuole più vicino alla porta?
“Più vicini siamo ai loro difensori, più è difficile giocare. Quando ne hai uno dentro, gli altri devono fare un lavoro diverso. Siamo in un momento di poca serenità, non era facile giocare una gara libera di testa. E’ stata una bella vittoria, non era semplice contro una squadra che gioca bene. Abbiamo fatto bene al primo tempo, ma abbiamo preso gol al primo tiro e abbiamo rischiato di capitolare”.
Quanto è complicato gestire questo momento?
“Solo oggi abbiamo rischiato di prendere il terzo gol, nelle altre partite no. Non abbiamo concesso tante occasioni nelle altre gare. Abbiamo giocatori tecnici ed esigo più attenzione quando abbiamo palla al piede. A livello difensivo abbiamo rischiato un paio di volte a campo aperto”.
Cosa manca a Rabiot in questo momento?
“Dovrebbe fare dieci gol, non cinque o sei. Deve migliorare i tempi di inserimenti e nel tiro, deve spaccare la porta quando arriva lì. Sembra non si prepari neanche per il tiro. Il primo gol arriva da un suo inserimento, ma di questi ne deve fare trenta a partita”.
Oggi è meno arrabbiato.
“Non posso martellarli ogni giorno. Oggi abbiamo vinto una partita importante, soffrendo ed è giusto. Dobbiamo uscire dalla comfort zone, il calcio è fatto di sofferenza e fatica. Non dobbiamo guardare la classifica. Cerchiamo di mettere accanto a questa anche la prima vittoria in casa contro la Sampdoria. Ci sono giocatori che hanno qualità importanti e che devono migliorare. McKennie ad esempio avrebbe dovuto fare almeno quattro gol e quelle occasioni fanno la differenza”.