Paratici: «Superlega? Abbiamo agito nella massima limpidezza. Agnelli vuole il bene del calcio»
A Sky Sport: «Sono state anche raccontate cose non vere. Bisogna cercare di informarsi e studiare meglio. Un pre-gara non è il momento più opportuno».

Ai microfoni di Sky, prima della partita contro la Fiorentina, il dirigente della Juventus, Fabio Paratici.
Cosa ne pensa della coppia Ronaldo-Dybala? E il futuro di Dybaka?
«Hanno giocato spesso insieme, non avrei troppo da dire, anche con tre allenatori diversi. Quest’anno Dybala ha giocato pochissime gare purtroppo per noi Nulla da dire sul loro livello tecnico. Giochiamo una stagione di 50-55 partite, è normale che ci sia ricambio».
Nella sconfitta dell’andata c’è un po’ la foto della Juve di quest’anno, con la luce che si spegne all’improvviso. Per tecnica o carattere?
«All’andata non dobbiamo dimenticarci che un’ora prima della partita ci dissero che era stata invertita la sentenza col Napoli e questo incise sulla testa di tutti noi. Non schierammo Rabiot per questo. Poi ci sono i nostri difetti, abbiamo fatto partite buone e meno buone».
Siete al centro di un doppio fuoco, tra Ceferin e l’Uefa da un lato e mezza Serie A dall’altro. Come vive la società? Come credi ne uscirà?
«Viviamo con grande serenità la situazione perché siamo tranquilli di aver agito nella massima limpidezza. Vedo il presidente ogni giorno, è molto sereno, lavora e progetta il futuro e anche personalmente so quanto ci tenga al bene del calcio in generale e al bene della Juventus. Le reazioni violente che sono nate dopo la Superlega hanno distolto l’attenzione dalle cause e dal perché delle proposte fatte, sono state anche raccontate cose non vere, nessuno ha mai pensato di abbandonare il campionati, la formula non era chiusa. Bisogna cercare di informarsi e studiare meglio».
Tutti dicono che non erano stati avvertiti. Sorprende…
«Queste sono dinamiche diverse che vanno affrontate in altri ambiti e momenti, non credo che questo, un pre-gara, sia il più opportuno».
Il futuro tecnico? Pirlo resta in caso di Champions?
«Sì, in caso di Champions sì. Non pensiamo al caso di non Champions. Siamo qui con una grande fiducia in quello che facciamo per raggiungere l’obiettivo. E’ l’unico pensiero che abbiamo».