De Zerbi: «Senza i giocatori, un allenatore fa poco. Non amo i soldatini in campo» (VIDEO)

A Bobo Tv: «Le partite le risolvono gli attaccanti, li lascio liberi di scegliere la giocata. Ma credo che l'ordine aiuti i giocatori di qualità»

De Zerbi: «Senza i giocatori un allenatore fa poco»

De Zerbi è stato ospite di Bobo Tv, con Vieri, Cassano, Adani e Ventola. Riportiamo qui alcune sue dichiarazioni.

Guardiola

La grandezza di Guardiola è aver portato la stessa idea di calcio adattandola ai giocatori ma anche ai campionati dov’è stato. Quando fui suo ospite a Monaco di Baviera gli chiesi perché il Bayern faceva più cross rispetto al Barcellona, e lui fu molto semplice nella risposta: “eh sai – mi disse – qua per cultura sono abituati al cross, poi se ho Muller Lewandowski è normale favorirli e non andare contro la tradizione”.

La mia idea è che voglio divertirmi, a me piace divertirmi, anche perché il lavoro di allenatore è talmente pesante e stressante, ti arrivano tante botte, che se neanche ti diverti diventerebbe pesante.

Il ruolo dell’allenatore e dei giocatori

I giocatori sono più importanti dell’allenatore nell’andare a prendere il risultato. Non per sminuire la mia figura, ma l’allenatore senza i giocatori fa poco. L’allenatore ti può dare mentalità, coraggio, fiducia, ti può dare tutto però poi chi determina, io credo, è il calciatore in campo. La scelta dev’essere del calciatore, l’intuizione è del calciatore. Quello che vede il calciatore in campo, non può vederlo l’allenatore. L’allenatore può aiutarti dalla panchina, sì, può darti tante cose, però poi è il calciatore che va in campo. E te lo dico perché ero un trequartista e non mi sono dimenticato della mia storia.

Quanto conta l’esperienza

Quando ho iniziato, pensavo che l’esperienza fosse importante ma non determinante. Io alleno da 8 anni, ho quasi 250 panchine tra i professionisti, e adesso invece mi accorgo che l’esperienza ti fa veder prima quello che succede poi, ed è tanto. Però perdi una cosa, qualcosa devi lasciare per strada: prima, ero molto più vulcanico, un po’ sono legato a quel De Zerbi di prima, adesso non conto fino a dieci ma a 6-7 sì. Prima ero più spontaneo, più diretto, quella spontaneità che arriva in maniera forte ai calciatori, istantanea.

“Lascio i miei attaccanti liberi”

Lascio i miei attaccanti totalmente liberi, però rispettando una regola. Devono rispettare i compagni. Ma la giocata devono deciderla loro. Il fulcro della mia idea di calcio è che le partite le risolvono gli attaccanti; i difensori sono sì importanti in egual modo però il colpo decisivo è dell’attaccante, o del centrocampista di qualità. Tutto va riportato al mettere questi calciatori nelle condizioni di esprimersi, poi però c’è un insieme di altri tuoi compagni che devi rispettare, come ad esempio le posizioni in campo.

La giocata la scelgono loro e io voglio che la scelgano loro, all’interno di un ordine, di uno stare in campo, di occupare il campo in maniera intelligente. Non mi piacciono le cose codificate, non mi piacciono i soldatini, non volevo essere io un soldatino in campo. Però poi ci vuole un ordine, credo che l’ordine aiuti i giocatori di qualità. E dico anche che la consapevolezza di avere giocatori in grado di risolvere la partita, responsabilizza tutti anche gli attaccanti; perché se quelli dietro si fanno il mazzo per portarti la palla pulita, per far uscire la palla in maniera giusta, per mettere in condizione te, poi te devi dare anche una mano a loro quando difendono.

La costruzione da dietro

La costruzione bassa vien fatta perché buttare la palla e andare al colpo di testa è uno scommettere, e a me non piace scommettere. Preferisco allenare a uscire palla a terra, credo più nel lavoro che nella scommessa. Ho sempre avuto giocatori di qualità, preferisco far arrivare la palla tra i piedi e non tra i denti. Poi la faccio sempre? No. Però non butto il pallone. Non puoi ridurre tutto a “avete preso gol” o “avete perso la palla” con la costruzione bassa. Quante volte siamo arrivati a tirare in porta? e abbiamo fatto anche diversi gol.

Correlate