Courtois: «Mi sento più apprezzato in Spagna, o fuori, che in Belgio, che è il mio Paese»

«Ho la sensazione che tutto ciò che faccio sia diventato normale. Sembra che continuare a giocare ad alto livello nel più grande club del mondo non valga più la pena»

«Ho la sensazione che tutto ciò che faccio sia diventato normale. Sembra che continuare a giocare ad alto livello nel più grande club del mondo non valga più la pena»

In un’intervista rilasciata a HLN in Belgio, Thibaut Courtois si è lamentato dello scarso apprezzamento di cui nutre in Spagna nonostante sia uno dei portieri più apprezzati al mondo e titolare indiscusso del Real Madrid.

“Ho avuto tre anni fantastici all’Atletico, ho ricevuto elogi da tutto il Belgio. Sono diventato atleta dell’anno. Oggi ho la sensazione che tutto ciò che faccio sia diventato normale. La mia prestazione in quella partita contro il Valladolid, penso, sembrava che non fosse esistita. Sembra che continuare a giocare ad alto livello nel più grande club del mondo non valga più la pena”.

Courtois ha aggiunto:

“Che non sono stato nemmeno nominato per Sportsman of the year e che altri giocatori di football lo siano stati, lo trovo ridicolo. A parte la conclusione che Wout van Aert è ovviamente l’unico meritato vincitore del trofeo. Ma poi penso e mi sento più apprezzato in Spagna o anche al di fuori della Spagna che in Belgio“.

Ed ancora:

“Al Real Madrid sono sopravvissuto a uno tsunami lì. Nel 2020 ho vinto la Supercoppa con uno stop decisivo ai rigori. E poi ho letto dagli analisti: ‘Courtois merita il trofeo di miglior belga meno di Lukaku perché è stato sempre con la nazionale mentre Courtois si è ritirato un paio di volte…’. Non sono andato in Danimarca a settembre, perché ero appena venuto in vacanza e ho pensato che avevo bisogno di una buona preparazione”.

 

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