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Il Napoli vince di forza e di carattere: 1-0 alla Juventus

Gli eventi chiave della gara ricalcano quelli di Reggio Emilia. Insigne non sbaglia il rigore, Cristiano Ronaldo non risolve la mischia del calcio d’angolo grazie a Meret

Il Napoli vince di forza e di carattere: 1-0 alla Juventus

Non vale un trofeo, ma la vendetta è servita. Gli eventi che avevano caratterizzato la sconfitta in Supercoppa stavolta girano in favore del Napoli, che trova un successo incredibilmente importante per allontanare le tensioni dell’ultimo periodo. La proposta di gioco non è comunque entusiasmante nel complesso, specialmente nelle fasi iniziali del primo tempo dove la squadra di Gattuso è spesso imprecisa nell’impostazione dal basso. Aspetto, questo, che non riguarda Meret, finito indietro nelle gerarchie proprio per una minore qualità del tocco, che in quest’occasione non s’è vista.

La Juventus sembra tenere meglio il campo all’inizio, grazie all’ottimo lavoro in marcatura di Chiellini su Osimhen, che riduce al minimo il margine d’azione del nigeriano. Ma poi è proprio il difensore a commettere fallo su Lozano in area alla mezzora: Doveri, come Valeri in Supercoppa, non se ne avvede sul momento ma richiamato alla on-field review non ha dubbi. Insigne prende il pallone in mano prima della decisione dell’arbitro, ha intenzione di segnare il 100° gol e scacciare le critiche che sono tornate accese proprio da quella partita, l’inizio di un’astinenza. Il risultato stavolta è diverso, cambia anche il modo di calciare: alza la traiettoria quando generalmente tira basso.

I bianconeri subiscono il colpo, non rialzano la testa fino all’intervallo. Poi cambia il piglio. Le offensive diventano più disordinate ma sono più convinte. Ronaldo entra per qualche minuto in partita, ma stavolta non converte la carambola su calco d’angolo. Meret mura la sua conclusione ravvicinata ed è bravissimo ad opporsi anche su Chiesa. Il Napoli cede terreno e si barrica, una strategia efficace grazie alle prove di sostanza di Rrahmani e Maksimovic.

Pirlo chiede aiuto ai suoi assi dalla panchina, Kulusevski e McKennie. La pericolosità aumenta senz’altro, ma non basta. Meret si supera nel finale su Morata, negando alla Juve il pari, legittimato per quanto fatto nella ripresa. Non è arrivato. Il Napoli ha fatto quadrato intorno ad un vantaggio prezioso. I meriti non riguardano troppo il gioco quanto la bravura nell’indirizzare a proprio favore la gara nei momenti chiave: il rigore segnato e la parata di Meret su Cristiano Ronaldo. L’applicazione e il carattere sono stati quelli giusti, tutto sommato, e questo permette ad un cauto ottimismo di farsi largo, almeno per il momento.

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