Repubblica: 15 club su 20 non possono pagare gli stipendi. Rischio penalizzazioni in classifica
Previsti 2 punti per gli stipendi netti e 2 per i contributi. La Figc ha spostato la scadenza per il pagamento ma il problema resta: si tratta di 300 milioni da saldare

“Il calcio sull’orlo del baratro cerca i soldi per gli stipendi”.
E’ il titolo del pezzo di Repubblica dedicato al problema del pagamento degli ingaggi ai calciatori.
“Il destino del calcio italiano è legato a una cambiale in scadenza da oltre 300 milioni. I club hanno pochi giorni per pagare gli stipendi del primo trimestre del campionato in corso ed evitare penalizzazioni in classifica, ma c’è un piccolo, grande problema: la cassa è vuota”.
Ieri il Consiglio Figc ha concesso qualche giorno di proroga della scadenza. Non più 16 novembre ma 1 dicembre. Ma il problema non è risolto.
“In sostanza, il calcio aspetta solo un intervento del governo per salvarsi, 15 società su 20 hanno difficoltà a onorare la scadenza. Ma intanto è una decisione preziosa, anche perché fa slittare a gennaio il versamento dei relativi contributi, metà di quella cambiale: la Serie A stima di pagare in tutto quest’anno 730 milioni soltanto di Irpef”.
Durante il lockdown i club hanno raggiunto accordi per congelare alcune mensilità, scrive Repubblica,
“ci sono club che hanno già spalmato anche gli stipendi di luglio e agosto. Ma adesso è il momento di pagare e ci sono tre società di A che non hanno ancora versato l’ultimo mese della vecchia stagione, né hanno trovato accordi con i loro tesserati”.
Per chi non riuscirà a pagare sono in ballo penalizzazioni.
“Per chi non ce la fa, è prevista la penalizzazione (2 punti per gli stipendi netti e 2 per i contributi). Sarebbe uno scossone in una classifica che attende il verdetto d’appello (previsto ieri, arriverà in
settimana) sui ricorsi di Roma e Napoli contro le sconfitte a tavolino con Verona e Juventus”.