Repubblica sul “caso Lazio”: i pm potrebbero avanzare un’ipotesi di falso per il laboratorio di Avellino

Per prima cosa sono stati acquisiti tutti gli esiti dei tamponi effettuati dalla “Futura Diagnostica” e si cercherà di capire se sono stati effettuati nella sede centrale o in una distaccata

Campania bollettino Covid

L’edizione Roma di Repubblica entra nei dettagli dell’inchiesta appena aperta sul caso dei tamponi della Lazio

Ha condurre le indagini il procuratore D’Onofrio (una lunga esperienza come pm del pool anticamorra a Napoli, da anni sotto scorta) che ha  acquisito i certificati degli esami effettuati presso il laboratorio “Futura Diagnostica”

Per prima cosa i pm vogliono verificare la competenza della Procura di Avellino, dunque capire dove i tamponi siano stati processati, se nei laboratori irpini oppure in eventuali sedi distaccate del centro, uno dei più importanti della provincia e di tutta la regione Campania

Si avanza un’ipotesi di falso

se il tampone effettuato su uno stesso soggetto fornisce due risultati diversi nel giro di poche ore, è il ragionamento degli investigatori, qualcosa non quadra e uno dei due potrebbe non aver detto la verità

 

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