Corbo: “Una sentenza per spaventare gli altri club, nessuno provi a imitare il Napoli”

“Il giudice Mastrandrea non nega che le Asl potessero impedire al Napoli di partire per Torino. Non poteva. Riduce però il diritto ad un orologio”

insigne e dybala

during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus.

 

Più che il verdetto di un giudice sportivo, è un megafono per spaventare gli altri club.

Questo il commento di Antonio Corbo su Repubblica Napoli oggi a proposito della sentenza arrivata ieri sulla partita mancata tra Napoli e Juve

Che nessuno provi ad imitare il Napoli, che si presentino tutti a giocare anche se la squadra è dilaniata dal virus, che si rispetti il labile protocollo della Lega Calcio.

Una sentenza che deve dunque fungere da esempio per i casi futuri che sicuramente ci saranno visto l’aumento dei contagi in tutta Italia e tra i calciatori. Una linea già portata avanti da Lega e Figc che non hanno mai pensato di rimodellare il protocollo che Corbo definisce “Non una norma, ma utopia”

Nessuno ha osato adeguare le norme dettate da emergenza virus e crisi finanziaria alla realtà di un calcio falcidiato da contagi, né le stesse norme al preminente ordinamento dello Stato.

Tutto perché Lega e Figc vogliono assolutamente chiudere il campionato e in questo senso

Non poteva esservi giurista più abile per un verdetto che proteggesse il protocollo di Lega senza far cenno al conflitto tra Asl e gerarchie sportive.

Mastrandrea non nega che le Asl potessero impedire al Napoli di partire per Torino. Non poteva. Riduce però il diritto ad un orologio.

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