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Rosetti (UEFA): “I calciatori non possono giocare con le mani dietro la schiena”

A Sky Sport: “Abbiamo creato una piattaforma con i capi degli arbitri delle nazioni calcisticamente più evolute per dare linee guida tecniche più uniformi per i prossimi campionati”

Rosetti (UEFA): “I calciatori non possono giocare con le mani dietro la schiena”

Il responsabile della Commissione Arbitrale dell’UEFA, Roberto Rosetti, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport alla vigilia del ritorno delle competizioni europee:

“Ritengo che chi gestisce un gruppo di persone, abbia il dovere di prendersi cura di loro. Abbiamo chiamato tutti gli arbitri per sapere come stavano, è stato il primo approccio per sapere come se la passavano. Kulbakov ha continuato ad arbitrare per tutto il lockdown, altri non sono proprio usciti. Sono stati usati dei programmi di allenamento personalizzati. Poi abbiamo fatto dei reminders tecnici, per focalizzarci su alcuni aspetti tipici dell’attività arbitrale. I direttori di gara faranno un test per il Covid-19 almeno tre giorni prima di partire e ne faranno un altro appena arrivati nella location della partita. Ci siamo mossi per farli viaggiare nel modo più opportuno e i soggiorni sono organizzati per limitare i rischi”.

Sul problema dei fai di mano

“Che ci siano delle differenze piccole a seconda delle nazioni e delle culture calcistiche, questo è comprensibile e tollerabile. È chiaro che quando le differenze sono sostanziali, è giusto fare delle riflessioni. Durante il lockdown abbiamo creato una piattaforma con i capi degli arbitri delle nazioni calcisticamente più evolute per dare linee guida tecniche più uniformi per i prossimi campionati. I giocatori devono giocare a calcio e non si può fare con le mani dietro la schiena. La naturalezza del gesto tecnico deve essere capito e interpretato degli arbitri”.

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