L’Uefa: Europeo itinerante e coronavirus, cerchiamo di non fermarci
Il vicepresidente UEFA Uva: "Il calcio deve seguire le indicazioni governative dei singoli Stati, siamo in fase d'attesa"

Se il calcio italiano sta affrontando le porte chiuse e la diffusione asimmetrica del Coronavirus all’interno di uno stesso Stato, incombe per il prossimo futuro l’Europeo itinerante, che costringerà l’Uefa a dover gestire diversi livelli epidemici, e diverse restrizioni locali.
“Siamo in una fase d’attesa – dice Michele Uva, vicepresidente UEFA, ai microfoni di Rai Radio1Sport – monitoriamo Paese per Paese, il calcio deve seguire le indicazioni governative dei singoli Stati“.
Si naviga a vista, insomma: “Cerchiamo di non fermarci – dice Uva – il percorso sportivo verrà bloccato solo se la situazione dovesse precipitare”.