Conte: «Non avevo mai vinto a Napoli, questo fa capire l’importanza della vittoria»

In conferenza: «Mi hanno detto che tra dicembre e a gennaio c'era un nube ad Appiano e si perdevano punti. Per costruire le grandi squadre, ci vuole tempo»

il progetto di conte è fallito

(foto Hermann)

La conferenza stampa di Antonio Conte dopo Napoli-Inter 1-3. 

«Non dobbiamo guardare a nessuno, oggi era una tappa importante, il San Paolo non è mai un campo da passeggiata, anzi. Forse è la prima volta che ho vinto a Napoli, questo fa capire l’importanza di oggi. Ho chiesto ai ragazzi di mostrare coraggio, di aggredire alti, c’è stata una grande risposta, non dovevamo rispondere a nessuno, solo proseguire il processo di crescita.

«Anche quando vinci 4-0, puoi trovare le situazioni dove devi migliorare. Ci stiamo lavorando, venire a Napoli e vincere, anche in maniera meritata, non è cosa di poco conto. Il Napoli in questi anni è stata l’antagonista della Juve, Grazie al Napoli, alcuni campionati sono rimasti vivi, altrimenti erano morti. Il gap col Napoli era importante. Non penso . che ci sia questo divario di punti tra noi e il Napoli, tuttora oggi credo che abbia la miglior rosa dopo la Juventus».

«A noi deve interessare poco quello che fanno le altre squadre, dobbiamo guardare molto a noi stessi, cercare di migliorare, di crescere, di esser credibili, la più grande conquista fino ad adesso. Mi hanno detto che tra dicembre e a gennaio c’era un nube ad Appiano e si perdevano punti. I giocatori devono continuare a dare la disponibilità che hanno dato finora. Stiamo dando segnali di stabilità ed è molto importante».

«Centesima vittoria in serie A? 100 su 145 mi fa piacere, io non amo le statistiche ma sono numeri importanti. Ringrazio tutti . i giocatori che ho avuto nelle mie gestioni, è grazie a loro se ho raggiunto questo record. Ai giocatori ho chiesto di mettere stabilità e non essere più pazzi. Detto questo, dobbiamo ancora finire il girone d’andata. Anche altre volte, l’Inter si è trovata in testa e poi ci siamo qualificati per la Champions all’ultima giornata».

«Bastoni. Cerco di fare sempre scelte migliori, scelte che mi danno più affidabilità. Stiamo parlando di un giocatore che è il futuro ma anche il . presente dell’Inter. Ha 20 anni, ha grande personalità, deve diventare più cattivo nella fase difensiva perché è un difensore, se fa questo step è un giocatore che ha un futuro molto roseo, ma l’età è l’ultima cosa che io guardo. Se mi da affidabilità, gioca».

«Paragona con la sua prima Juve. È difficile fare confronti. Io il primo anno è qualcosa di incredibile, non c’era solamente il Milan con Thiago Silva Ibra, c’era l’Inter del triplete, c’era il Napoli di Cavani Hamsik, noi partivamo da due settimi posti e facemmo qualcosa di incredibile. Oggi abbiamo davanti una squadra che è straordinaria. Negli anni ha costruito una rosa che è difficile anche da migliorare, sarà molto più difficile, abbiamo davanti squadre che in questi hanno aggiunto, come la Lazio. Per costruire le grandi squadre, ci vuole tempo. Ma chi tempo, non aspetti tempo.

 

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