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Per Napoli-Atalanta De Laurentiis pagò il premio partita, la considerò una vittoria

E aveva ragione, alla luce dell’ammissione di Rizzoli. Una settimana dopo, l’ammutinamento dello spogliatoio. Ora il Napoli volti pagina

Per Napoli-Atalanta De Laurentiis pagò il premio partita, la considerò una vittoria

Per il Napoli, la partita con l’Atalanta non è mai finita in pareggio. Fu una grande prestazione da parte dei calciatori. Una partita pesantemente condizionata dall’arbitraggio di Giacomelli come oggi confermato dal designatore Nicola Rizzoli che ha ammesso l’errore: la partita andava interrotta sull’atterramento di Kjaer su Llorente.  Poi, andando a vedere il Var, avrebbe potuto optare per il rigore o per la punizione in favore dei bergamaschi.

Quella sera, Aurelio De Laurentiis decise che il Napoli aveva vinto. E che il premio partita pattuito con i giocatori per ogni vittoria, sarebbe stato pagato ugualmente. Anche questa decisione, probabilmente forse, ha aumentato la collera del presidente dopo la deludente prestazione di Roma contro la Roma, e favorito la decisione del ritiro.

Ritiro che in un primo momento era stat accettato dai calciatori, sia pure con ritrosia, e poi è successo quel che è successo. Giusto una settimana prima, però, la società aveva voluto premiare i calciatori assegnando loro il premio partita per il 2-2 con i bergamaschi.

Ora è arrivata l’importante vittoria politica. Il Napoli tutto, a partire dai calciatori, ne approfitti per voltare pagina. Le scorie restino solo amministrative. Per il resto, si guardi avanti e basta.

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