Fiorentina-Napoli, partita aperta. Attenti ai secondi tempi dei viola

Achtung! Non solo si gioca ripetutamente, ma l’ostacolo infrasettimanale del Napoli (bocciato nel punteggio a Roma) si chiama Fiorentina, altra big, altro giro e un vero thrilling sul campo dove la Juve è stramazzata dieci giorni fa (in contropiede). Il Napoli è avanti quattro punti in classifica sulla Fiorentina. I tre cavalieri dell’apocalisse viola avanzano […]

Achtung! Non solo si gioca ripetutamente, ma l’ostacolo infrasettimanale del Napoli (bocciato nel punteggio a Roma) si chiama Fiorentina, altra big, altro giro e un vero thrilling sul campo dove la Juve è stramazzata dieci giorni fa (in contropiede). Il Napoli è avanti quattro punti in classifica sulla Fiorentina.
I tre cavalieri dell’apocalisse viola avanzano al galoppo. Cuadrado recuperato, Rossi rilanciato (8 reti, capocannoniere), Joaquin rispolverato. Nessuno più si accorge che Gomez è in officina. Il galoppo del giovane colombiano riccioluto e dell’anziano spagnolo scuote il terreno delle fasce laterali. Qui il Napoli dovrà fare un blocco assoluto.
Ma è a centrocampo che la danza prenderà il suo verso. La Fiorentina non si sbilancerà se il Napoli non gli darà campo. E allora andiamo a vedere come finirà la quadriglia tra il frangiflutto azzurro (Behrami al rientro e Inler) e i tornanti che tornano (Callejon e Mertens) contro il basso-cileno Pizzarro, che tutto crea però molte volte si specchia e sbaglia, e lo spagnolo Borja Valero, inesauribile motore di ricerca del gioco, sostenuti dalla forza agonistica di Aquilani. Come si disporranno le pedine? Chi prenderà in mano il gioco? E chi farà la differenza nello stridente onomatopeico confronto a distanza fra Pepito e El Pipita e come Hamsik strofinerà la sua lampada di Aladino per regalare una magia?
Non si possono fare previsioni. C’è troppo talento in campo e la sorpresa può venire da ogni angolo del terreno di gioco. La Fiorentina vorrà imporsi con le sovrapposizioni esterne di Aquilani e Joaquin a destra, di Pasqual e Cuadrado a sinistra. Prima che al Napoli possa girare la testa occorrerà che la squadra azzurra sia presente in ogni zona, faccia il suo gioco con personalità e, soprattutto, entri in campo già calda. Gli attacchi sembrano equivalersi (una sola volta a testa sono rimasti all’asciutto). La difesa del Napoli, che sembra si sia assestata al top, è stata sinora migliore (cinque gol in meno) e nel portiere ha uno dei suoi punti di forza (lo stesso non può dirsi per il giovane brasiliano Neto fra i pali viola). Da Cagliari (1-1) e Parma (2-2), la Fiorentina è stata fermata sul suo campo imbattuto.
Si annuncia una partita spettacolare che va al di là di cifre e statistiche (11 gol su 19 dei viola sono stati segnati nei secondi tempi). E’ un match per cuori saldi. Alla Fiorentina mancherà un duro a centrocampo, Ambrosini. Squalificato il centrale di difesa Gonzalo Rodriguez al quale Fernandez ha soffiato il posto nella nazionale argentina. Non ci sono assenze determinanti. Si fronteggiano due squadre che amano far gioco, imporre la propria iniziativa (forse più il Napoli della Fiorentina, se ci riuscirà). E’ una partita in cui gli errori si pagheranno cari. Se il Napoli predomina nel primo tempo, stia attento ai viola che ingranano nella ripresa.
Il Napoli più della Fiorentina è all’inseguimento della Roma stratosferica di Garcia. Azzurri a -5, viola a -9. Può darsi che il Napoli senta di più la pressione della classifica (la Roma ospita domani il Chievo). La bella squadra di Montella, caduta malamente solo a San Siro contro l’Inter e ripresasi dallo choc infilando due pareggi prima di strapazzare la Juve e vincere sul campo del Chievo, non fa calcoli. Sembra nata per vincere sulle ali di un entusiasmo formidabile. A Firenze, sono tutti in fregola di successi, Matteo Renzi non meno di Vincenzino Montella.
Ci sarà da patire da una parte e dall’altra perché le due formazioni non staranno a guardarsi, ma partiranno col proposito di sbranarsi a vicenda. E la Fiorentina non è mai doma. Serata avvincente in cui il Napoli dovrà dare la sua risposta nei confronti ad alto livello, quasi un esame anti-Roma e un secondo posto da tenere saldo nella giornata in cui la Juventus sembra avere un compito facile-facile contro il perduto Catania di quest’anno (penultimo).
Da quattro anni (due vittorie e due pareggi) il Napoli salta sull’Arno d’argento. Ma stavolta è la sfida al top, la partitissima fra due squadre spagnoleggianti, lo scontro fra due ambizioni altissime.
MIMMO CARRATELLI

SERIE A – 10^ GIORNATA.
Atalanta-Inter, Cagliari-Bologna, Fiorentina-Napoli, Genoa-Parma, Juventus-Catania, Livorno-Torino, Milan-Lazio, Sassuolo-Udinese, Verona-Sampdoria. Giovedì 31: Roma-Chievo.

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