Il Napoli finge di dormire e poi colpisce: quattro gol al Livorno

Sotto il cielo grigio di Fuorigrotta, tanto azzurro al San Paolo. Il Napoli, come si diceva una volta, straccia il Livorno (4-0) e resta all’inseguimento della Roma stratosferica di San Siro (-2). I toscani viaggiavano a un gol di media al passivo, ne hanno presi quattro in una volta. Sono stati ingannati dal Napoli che […]

Sotto il cielo grigio di Fuorigrotta, tanto azzurro al San Paolo. Il Napoli, come si diceva una volta, straccia il Livorno (4-0) e resta all’inseguimento della Roma stratosferica di San Siro (-2). I toscani viaggiavano a un gol di media al passivo, ne hanno presi quattro in una volta. Sono stati ingannati dal Napoli che fingeva di addormentarsi per colpire improvvisamente.
Gli azzurri hanno vinto in scioltezza andando subito a segno con Pandev tornato straordinario (un gol e l’assist per la rete di Callejon), strepitoso Mertens (suoi gli assist per le prime due reti), ciliegina sulla torta di Hamsik al quinto centro per il poker. Il Livorno ha incassato il secondo gol con una mezza papera di Bardi sul tiro di Inler dalla distanza, lo svizzero per la prima volta a bersaglio.
Superato lo choc di Londra. Pandev ha suonato la riscossa con una partita magistrale. Giocando alti e senza essere marcati, Inler (gran direttore d’orchestra) e Behrami hanno imposto l’iniziativa azzurra. C’era poco Hamsik, alla ricerca della posizione (come a Londra), forse affaticato, comunque troppo staccato in avanti per entrare sempre nel gioco. Più difensivo Callejon, più proiettato in attacco Mertens. Notevoli la velocità e la resistenza fisica del belga. Difesa con Mesto (eccellente) e Armero (ottimo) sugli esterni, al centro Fernandez (e non Cannavaro) con Britos. Fernandez ha giocato una partita finalmente convincente. Bene nei contrasti, testa alta quando impostava. Il Livorno con Emeghara e Paulinho attaccava più sulle fasce e così Mesto e Armero rubavano la scena ai centrali bloccando le corsie.
Quando il Napoli abbassava il ritmo, il Livorno ha forse creduto che gli azzurri si addormentassero, soprattutto sul 2-0, e lo scuotevano con un gran tiro al volo di Emeghara che scheggiava il palo esterno (42’). Il Napoli era in perfetto controllo del match, non stava rifiatando, ma cercava di andare ancora a segno di astuzia. Tutto il buono del Livorno si è esaurito in un apprezzabile giro-palla, ma Reina non è stato mai impegnato pericolosamente.
Non c’erano Higuain, Albiol, Zuniga, non ancora Maggio, ma la squadra ha ripreso la bella padronanza della partita. Pandev è stato strepitoso come punta finale, arretrando, nascondendo palla, facendola girare, infilandola nei corridoi giusti, puntale nel raccogliere l’invito di Mertens dopo la gran galoppata del belga nel contrattacco che sorprendeva immediatamente il Livorno. Defilato a sinistra, il macedone scoccava un perfetto diagonale nell’angolo opposto (3’). Il Livorno abbassava gli esterni (Schiattarella e Mbaye, un senegalese diciannovenne in prestito dall’Inter) per difendersi a cinque, però giocava bene la palla. In attacco, la posizione larga delle due punte non favoriva però gli inserimenti centrali dei centrocampisti, sempre troppo lontani e, comunque, il filtro di Behrami e Inler non consentiva sorprese.
Ancora una fuga di Mertens a sinistra propiziava il raddoppio. Alla fine della corsa tocco all’indietro per Inler che scoccava la freccia dai trenta metri: Bardi arrivava sul pallone senza trattenerlo, mezzo pasticcio del portiere (26’). Hamsik si spostava spesso a destra per duettare con Mesto (Mbaye arretratissimo). Il Napoli chiudeva il tempo con due tiri, due gol.
Il Livorno cercava la rimonta nella ripresa con un inizio efficace schierando anche tre punte (52’ Piccini esterno destro al posto di Greco), ma veniva colpito ancora dalla magia di Pandev al limite. Tra due difensori scodellava la palla per il gol di Callejon (54’), quarta rete dello spagnolo.
Sotto di tre reti, il Livorno ha tentato di rafforzare ancora l’attacco rinunciando a un altro centrocampista (65’ Siligardi per Luci). Ma la difesa azzurra non consentiva sbocchi in area. Mesto fermava ripetutamente Paulinho, Armero chiudeva la sua corsia a chiunque, da Schiattarella ad Emeghara, a Piccini, a Siligardi.
Ben messo in campo, compatto, ordinato, mai in frenesia, astuto, il Napoli andava alla goleada. Gran merito dello scambio fra Insigne e Mertens sulla destra nella quarta rete. Conclusione del napoletano respinta da Bardi e pallone ribattuto in rete da Hamsik (83’).
Nel finale, Insigne entrava per Callejon (67’), poi si rivedeva Duvan Zapata (76’ per l’ovazione all’uscita di Pandev), infine largo al “primavera” Bariti (84’ al posto di Hamsik dopo il gol di Marekiaro).
Sopraggiunge la sosta e fra quindici giorni la sfida con la Roma.
Mimmo Carratelli

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Fernandez, Britos, Armero; Behrami, Inler; Callejon (67’ Insigne), Hamsik (84’ Bariti), Mertens; Pandev (76’ Duvan Zapata).
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Schiattarella, Luci (65’ Siligardi), Greco (52’ Piccini), Duncan, Mbaye; Emeghara (69’ Berlingheri), Paulinho.
ARBITRO: Bergonzi (Genova)
RETI: 3’ Pandev, 26’ Inler, 54’ Callejon, 83’ Hamsik.

SERIE A – SETTIMA GIORNATA.
Chievo-Atalanta 0-1, Inter-Roma 0-3, Parma-Sassuolo 3-1, Bologna-Verona 1-4, Catania-Genoa 1-1, Napoli-Livorno 4-0, Sampdoria-Torino 2-2, Udinese-Cagliari 2-0, Juventus-Milan (20,45), Lazio-Fiorentina (20,45).

CLASSIFICA: Roma 21; Napoli 19; Juventus 16; Inter 14; Verona 13; Fiorentina 11; Lazio e Udinese10; Torino, Atalanta, Parma 9; Milan e Livorno 8; Cagliari 7; Genoa e Catania 5; Chievo 4; Bologna e Sampdoria 3; Sassuolo 2.
Juventus, Milan, Lazio, Fiorentina una partita in meno.

PROSSIMO TURNO. Sabato 19: Roma-Napoli, Cagliari-Atalanta, Milan-Udinese. Domenica 20: Atalanta-Lazio, Fiorentina-Juventus, Genoa-Chievo, Livorno-Sampdoria, Sassuolo-Bologna, Verona-Parma, Torino-Inter.

CHAMPIONS LEAGUE. Secondo turno.
Martedì 22: Marsiglia-Napoli, Arsenal-Borussia.
CLASSIFICA: Arsenal e Napoli 3; Borussia e Marsiglia 0.

Correlate

Il saluto di Carratelli alla famiglia napolista

di - Caro Max e napolisti tutti. Per prima cosa vi ringrazio dell’affetto con cui avete sempre seguito la mia collaborazione a questo magnifico sito e dei messaggi per la mia “fuga” a “Il Mattino” dove ho lavorato dal 1987 al 1995 come capo della redazione sportiva. Ci torno col solo dispiacere di non poter più collaborare […]

Mimmo Carratelli

Carratelli lascia il Napolista e torna a casa (Il Mattino). A lui un infinito grazie e un grandissimo in bocca al lupo

di - Caro Max, Il Mattino mi ha catturato a sorpresa puntando sulla mia vanità. Purtroppo, la mia collaborazione esclusivamente o quasi sportiva, non mi consente di proseguire col Napolista: vi ho lavorato con affetto. Il direttore Barbano non consente altre collaborazioni, quindi non potrò fare più partite del Napoli e pagelle e altro. Me ne dispiace […]

A Nizza il Napoli di Sarri si è intravisto nella prima mezz’ora

di - In un precampionato di molte sconfitte delle squadre italiane contro i club stranieri più avanti nella preparazione, all’Allianz Riviera nello scenario della Costa Azzurra il Napoli di Sarri, dopo le scampagnate di gol contro le formazioni trentine e il Cittadella (18 reti, sei di Lorenzo Insigne, cinque di Mertens), cede al Nizza (2-3), squadra francese […]

Con Sarri terza rifondazione del Napoli. Inter regina del calciomercato

di - Pim-pum-pam dell’Inter, regina del calciomercato con i botti indonesiani di Eric Tohir. Quattro arrivi e due in dirittura d’arrivo (Perisic e Jovetic). Juventus guardinga, il motore perde tre pistoni (Pirlo, Tevez, Vidal), caccia a un “numero dieci” per scatenare in gol Mandzukic, Morata e Dybala. Il Milan sogna Ibrahimovic per iscriversi al club dello scudetto. […]

Caressa Napoli

Ciao Fabiooooo, Fabio Caressaaaaa: l’urlo di Sky, tv bianconera che trasmette a colori, sul Napoli favorito per lo scudetto

di - Siamo al delirio. Sky sta facendo di tutto per farsi perdonare la perdita della Champions. Propone martellando ogni giorno il ventaglio delle sue proposte, la serie B per tutti tanto per dimenticare la Champions (!), i campionati europei (c’erano già) e bla-bla-bla con una fregatura mondiale per gli abbonati che hanno sottoscritto l’abbonamento con la […]

Caro compagno Zdanov, hai preso una fissa. Ma con Sarri non avremo più il museo delle cere di Panzo Villa

di - Puntuale come le zanzare in estate, ecco il nuovo, ennesimo e decimo dispaccio moscovita del compagno Andrej Alexandrovic Zdanov, il piffero tragico, il sergente a sonagli della Lubjanca, la lingua di Menelicche e Madre Tiresia di Calcutta con le subdole premonizioni sul nuovo corso del Napoli. Mentre il mondo dell’informazione di regime è cambiato, dalle […]

La bolscevizzazione del Napolista, Carratelli si ribella a Zdanov

di - Nella deplorevole indifferenza dell’ONU (Organizzazione Napoli Unito) avanza la bolscevizzazione di questo sito diretto dal vetero-comunista Marx Gallo con l’invasione cingolata del compagno Andrej Aleksandrovic Zdanov, bolscevico ucraino a 19 anni e punito per questo a 52 con una morte misteriosa a Mosca. Questo bolscevico morto rivive tra noi con la pressione immarcescibile del Kgb […]