Il turn over col Sassuolo non è stato uno scandalo. A Marassi forse senza Higuain e Hamsik

Si discute del turn-over (mica uno scandalo contro il Sassuolo) e Benitez dice la sua: devono giocare tutti perché la stagione è densa di impegni e lui vuole portare l’intera “rosa” a un certo grado di rendimento. Contro il Sassuolo non ha inciso tanto il turn-over (alcuni però hanno mancato la prova), ma la serata […]

Si discute del turn-over (mica uno scandalo contro il Sassuolo) e Benitez dice la sua: devono giocare tutti perché la stagione è densa di impegni e lui vuole portare l’intera “rosa” a un certo grado di rendimento. Contro il Sassuolo non ha inciso tanto il turn-over (alcuni però hanno mancato la prova), ma la serata di scarsissima vena di Hamsik, Higuain e Pandev. Erano i tre assi “superstiti” che avrebbero dovuto vincere la partita. Col senno di poi si potrebbe dire che sarebbe stato opportuno impiegare Behrami nella ripresa contro gli emiliani avanzando Dzemaili al posto di Hamsik che era sulle gambe. Dopo le partite, siamo tutti bravi a parlare e a scrivere.
E’ anche vero che, com’era negli obiettivi della campagna-acquisti che non è stata possibile completare, un turn-over più rassicurante avrebbe bisogno di un difensore e di un centrocampista di livello, più una valida alternativa a Higuain in attesa di scoprire le virtù del corazziere colombiano d’attacco Duvan (e non Zapata), 22 anni, 1,89.
Amen, è andata così. Poteva andare peggio contro un Sassuolo rivitalizzato dal suo turn-over tecnico e più affidabile e sicuro col 3-5-2. La Roma è andata in testa, due punti avanti, ci sono piombati addosso Inter e Juventus. Attenzione: Roma e Inter non hanno le coppe, hanno cominciato alla grande con due nuovi tecnici di livello e preso fiducia. Il Napoli deve riprendere a correre. Preoccupa la stanchezza di alcuni protagonisti azzurri sempre impegnati (si andrà da Marassi a Londra contro l’Arsenal in tre giorni). E’ vero che bisogna giocare “di testa”, ma se le gambe non girano la testa manda segnali che i muscoli non recepiscono.
Il Genoa sarà un avversario difficile con tre ex (Gamberini, Matuzalem, Calaiò), rivoluzionato per dieci undicesimi, rinforzato da elementi esperti (Lodi su tutti, decisivo non solo sui calci piazzati), di qualità e combattimento (Manfredini, Portanova, Biondini, Antonini, il croato Vrsaljoko, Cofie) e con un allenatore nuovo, Liverani, che ha appena smesso di giocare. Difesa a tre e centrocampo a cinque, le due punte (Gilardino e Calaiò) possono far male. Il Genoa si è rimesso dalla sbandata casalinga contro la Fiorentina (2-5) conquistando il derby (3-0 alla Sampdoria) e risultando più concreto e affidabile, ma sembra ancora in rodaggio, a secco contro Livorno e Udinese.
Il Napoli scende in campo a Marassi, ma già pensa all’Emirates Stadium. Benitez farebbe (giustamente) riposare Hamsik e Higuain proponendo Pandev guastatore più avanzato e, alle spalle, l’inedito trio gioventù con Callejon, Mertens e Insigne. C’è il rientro di Behrami a rafforzare il centrocampo (con Inler). Difesa con Albiol e Britos centrali, Zuniga e Armero sugli esterni.
C’è da parare il contraccolpo della delusione contro il Sassuolo (con 50mila napoletani al San Paolo) evitando di aprire una serie con pochi punti (Napoli-Livorno dopo l’avventura londinese). Il calendario ha riservato agli azzurri un agevole percorso iniziale e non bisogna sprecare questa opportunità. Con la Roma all’Olimpico ci sarà lo scontro al vertice del 19 ottobre e bisogna arrivarci aggrappati al primo posto. Ricomincia perciò da Marassi la “raccolta” di punti pesanti per restare a ridosso dei romanisti (c’è Roma-Bologna) e non avere problemi con i “coinquilini” del secondo posto (Cagliari-Inter, Torino-Juventus).
L’entusiasmo iniziale non deve essere disperso, si vede già qualche broncio in giro per la quinta vittoria fallita. A volte i record da battere (le cinque vittorie iniziali della squadra di Maradona nel 1987) portano male. Il bel Napoli tornerà presto a rifiorire.

MIMMO CARRATELLI

SERIE A – 6^ GIORNATA.
Sabato 28: Genoa-Napoli (ore 18), Milan-Sampdoria. Domenica 29: Torino-Juventus, Atalanta-Udinese, Cagliari-Inter, Catania-Chievo, Sassuolo-Lazio, Verona-Livorno, Roma-Bologna. Lunedì 30: Fiorentina-Parma.

CLASSIFICA: Roma 15; Inter, Napoli, Juventus 13; Fiorentina 10; Lazio 9; Livorno e Torino 8; Udinese e Verona 7; Cagliari 6; Milan e Parma 5; Genoa e Chievo 4; Bologna e Atalanta 3; Sampdoria 2; Catania e Sassuolo 1.

CHAMPIONS LEAGUE.
Martedì 1 ottobre: Arsenal-Napoli, Borussia-Marsiglia.

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