Arrestato l’hacker di Football Leaks e del caso CR7-Mayorga
È stato arrestato a Budapest. Ha 31 anni, è portoghese, la polizia era sulle tracce dopo un furto di mail che ha svelato la corruzione del Benfica
Rui Pinto
Ha 31 anni, preso a Budapest
Lo hanno arrestato in casa sua, a Budapest. È l’uomo che ha messo nei guai mezzo universo calcistico. Da Cristiano Ronaldo al Manchester City. È colui il quale ha dato vita a Football Leaks.
Oggi ha trent’anni. È portoghese – proprio come CR7 – ha 30 anni. Si chiama Rui Pinto. La lunga inchiesta è stata condotta dagli agenti portoghesi della “Policia Judiciaria”. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la richiesta di estradizione.
Il furto di mail al Benfica
Tra i documenti più scottanti che sono stati catturati da Rui Pinto c’è l’accordo extra-giudiziale tra Cristiano Ronaldo e Kathryn Mayorga per lo stupro di cui oggi lei accusa il fuoriclasse della Juventus. Un accordo che prevedeva il silenzio della donna in cambio di 375mila dollari.
Ma non c’è soltanto Ronaldo. Ci sono i documenti sulle presunte violazioni del fair play finanziario da parte del Manchester City. L’obiettivo di Rui Pinto, secondo gli inquirenti, era di estorcere denaro ai club e ai soggetti coinvolti.
L’arresto sarebbe collegato al furto di mail del Benfica. Pinto avrebbe così svelato una diffusa corruzione, tentativi di comprare arbitri attraverso bustarelle e prostitute. In Portogallo Pinto rischia fino a dieci anni di prigione.
Secondo L’Équipe, Mbappé ha ritirato la denuncia per molestie contro il Psg, scegliendo di abbassare i toni sul piano legale per concentrarsi sul campo.
Non sono serviti i cambiamenti nel Comitato Tecnico degli Arbitri. I blancos sostengono il modello del Mondiale per club: arbitri indipendenti e senza alcun pregiudizio.
La Gazzetta: "Chinè ha appurato che i fatti non sono andati esattamente come descritto dalla Roma in più comunicati. Zaniolo si è comunque scusato e ha patteggiato”
Aperta un'indagine giudiziaria. L'ex calciatore del club sostiene che nell'estate del 2023 sia stato escluso dal Psg per isolarlo, e probabilmente spingerlo ad andarsene.
Il centrale del Real Madrid sostiene che Cabral gli abbia detto «Negro di me**a»; gli allenatori si sono schierati apertamente con i loro rispettivi calciatori.
Degno rappresentante della città: «Sì alla protesta, no alla degenerazione. Non c'è stato l'irreparabile grazie alle Forze dell’Ordine e ai tifosi che hanno avuto comportamenti di civiltà anche se esasperati»
"Ci sarà una pesante squalifica del campo. Con possibilità (alta) di porte chiuse in campo neutro, e un’altrettanta severa ammenda pecuniaria", scrive il Corriere dello Sport