Quando i gol di Udinese-Napoli 7-0 si potevano vedere solo con i disegni (Messaggero Veneto)

Il quotidiano ha fatto visita al disegnatore Gianni Borta che scavalcava il muro e prendeva appunti. "Calma, tifosi dell’Udinese: per quanto bene vogliamo alla squadra dei Pozzo oggi non riaccadrà".

Un viaggio nella memoria del calcio raccontato a mano, prima di Tv e Var. Gianni Borta, 84 anni, custodisce e mostra le “disegnate” di Udinese-Napoli 1958, finita 7-0. Con china e taccuino, scavalcando il Moretti, trasformava i gol in immagini per i tifosi. Un’arte artigianale che unisce passione, storia friulana e magia del pallone. E’ il reportage di Antonio Simeoli del Messaggero Veneto.

I disegni dei gol di Udinese – Napoli 7-0 del 1958

«Li ho trovati! Vieni a trovarmi, domenica c’è Udinese-Napoli». La voce al telefono è quella del Maestro Gianni Borta, che chiama dal suo studio a Ribis di Reana del Rojale: tifosissimo dell’Udinese, sa che oggi c’è Udinese-Napoli ed è andato a cercare quelle che lui chiama le “disegnate”. Ci andiamo dal Maestro e l’ora successiva è uno spasso tra fuoco e fiamme di colori, campi di papaveri, ibischi a bizzeffe, il suo biglietto da visita, come la rovesciata di Ronaldo o di Parola, per restare ai tempi di questo racconto. Borta, 84 anni, ne dimostra quindici di meno, ci accoglie con le “disegnate” di quella partita: Udinese-Napoli dell’11 maggio 1958. Calma, tifosi dell’Udinese: per quanto bene vogliamo alla squadra dei Pozzo oggi non riaccadrà, finì 7-0.

Il racconto del Maestro e dei suoi disegni dell’Udinese

Borta ha in mano i disegni, fatti con la china a colori, di tutte le reti: altro mondo, scordatevi tv, social, replay, Var, rallenty, Facebook, Youtube. «I risultati dell’Udinese si ascoltavano alla radio – attaccati al Moretti con mio papà quando avevo 11 anni. Passione per il pallone tanta, come tutti gli udinesi sono passato per il Brunetta da dove è emerso un bomber come Virgili», racconta Borta, fiume in piena, ricordando la radiocronaca del mitico Nicolò Carosio e la Settimana Incom al cinema prima dei film.

Così il tifoso dell’Udinese si affidava ai disegni di Bogi. «Ero tifoso dell’Udinese – spiega – prima partita…». E le disegnate? «Facile – dice Gianni – scavalcavo il muro del Moretti, con matita e fogli mi piazzavo in un angolo della tribuna e prendevo appunti». Bettini segna il gol del 5-0 in quell’Udinese-Napoli. Chi non era al Moretti poteva farsi un’idea di come erano stati i gol dell’Udinese. «Poi – continua il Maestro – i disegni delle reti venivano pubblicati sul Messaggero Veneto prima della partita successiva di campionato. A volte arrivava per me una fregatura…».

Come venivano ricostruite le azioni dei gol 

L’amico Giorgio Mansutti lo aiutava a ricostruire le azioni: destro o sinistro, numero 9 o 7, deviazione o no, e poi il lavoro di rifinitura a casa. «A metà settimana – prosegue – le disegnate venivano appese in una bacheca vicino all’ex cinema Odeon in centro a Udine». Fotocopiatrici? Nemmeno a parlarne: «Se il direttore del Messaggero voleva una copia – ride l’artista – dovevo rifarle». Carmelo Silva, storico disegnatore di Calcio Illustrato, nel 1951 diretto a Vienna per Austria-Italia, si fermò persino a Udine per provare a portare a Milano il giovane Borta, che però restò in Friuli passando dal calcio alla pittura e diventando maestro nel raccontare la natura e i suoi colori, senza mai spezzare il legame con il pallone e la sua Zebretta, «che era anche – ricorda – il settimanale diretto da Luciano Provini dove per anni ho tenuto una rubrica».

Magia pura, come quella partita finita 7-0, eguagliata solo a Palermo nel 2011. Questa la formazione di quell’Udinese leggendaria: Romano, Baccari, Valenti, Piquè, Cardarelli, Sentimenti V; Pentrelli, Pantaleoni, Bettini, Lindskog, Fontanesi. Zico, Bierhoff, Amoroso, Zaccheroni, Di Natale, Sanchez, Guidolin e gli altri sarebbero arrivati molto dopo.

Correlate