Napoli sulla pelle di Spalletti, Juventus nel cuore di Conte: domenica la sfida tra gli ex (La Stampa)

Si aggiunge anche il ds del Napoli Manna, che ha lavorato da dirigente tanti anni alla Juve e ha un tatuaggio con il simbolo di uno dei gruppi ultras bianconeri.

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Chelsea's manager Antonio Conte speaks with Inter Milan's coach Luciano Spalletti (L) before the start of their International Champions Cup football match in Singapore on July 29, 2017. (Photo by Roslan RAHMAN / AFP)

Napoli e Juventus giocheranno domenica alle 20:45 al Maradona e sarà la sfida degli ex sulla panchina: Antonio Conte, oggi allenatore azzurro, juventino da sempre; Luciano Spalletti, che siede sulla panchina bianconero, ha portato a Napoli lo scudetto dopo 33 anni.

Napoli-Juventus la sfida degli ex Spalletti e Conte

La Stampa scrive:

Quanti luoghi comuni accompagnano da sempre gli ex nel mondo del calcio? Tanti, troppi. Domenica però sarà tempo di Napoli-Juventus, sfida senza retorica e con molto sentimento tra i protagonisti più attesi. Da una parte c’è Antonio Conte, uno che anche vincendo lo scudetto con Inter e Napoli è riuscito a rimanere bandiera e simbolo dello juventinismo più puro: nelle sue vene scorre sangue bianconero da sempre. Dall’altra c’è Luciano Spalletti, uno che il Napoli se l’è tatuato sulla pelle insieme a quello scudetto vinto appena due anni e mezzo fa. E a proposito di tatuaggi, l’intreccio si allarga anche a Giovanni Manna, ds azzurro ma con un lungo percorso da dirigente e scopritore di talenti alla Juve, tifoso bianconero fin da bambino che non a caso sull’avambraccio sinistro ha inciso le sagome dei protagonisti di Arancia meccanica: certo, un film di Stanley Kubrick, ma anche il simbolo di uno dei gruppi organizzati della curva bianconera.

Se oggi c’è Spalletti sulla panchina bianconera, è forse anche grazie a uno spietato effetto domino. Quando Conte era pronto per tornare alla Juve, è stato scelto Thiago Motta. Quando i bianconeri sembravano finalmente convinti a “perdonare” l’addio e le polemiche del 2014, l’ennesimo rimpasto dirigenziale alla Continassa ha convinto Conte ad accettare la corte di Aurelio De Laurentiis e dello stesso Manna per restare ancora in azzurro, dando via libera alla conferma di Igor Tudor che poi a fine ottobre è stato rimpiazzato da Spalletti. «La Juve è parte di me, ma oggi sono il primo tifoso del Napoli: quando sposo un club, divento il primo tifoso di quel club. Lo incarno, lo difendo, lo vivo», il Conte pensiero speso e ribadito in questi anni. «Ho fatto gli esami del sangue e ho chiesto che me lo prelevassero dall’altro braccio, perché non volevo che toccassero quello dove ho il tatuaggio», il messaggio di Spalletti nel primo giorno da allenatore della Juve. La Juve nel cuore di Conte, il Napoli sulla pelle di Spalletti.

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