La grande paura della Fiorentina è retrocedere in Serie B nell’anno del centenario (So Foot)
Sotto accusa la dirigenza ritenuta non all'altezza: Pradé è andato Joe Barone non è mai stato sostituito. I soldi spesi non bastano

Db Bergamo 30/11/2025 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Edin Dzeko
La crisi della Fiorentina arriva anche in Francia. So Foot, portale di informazione del calcio francese e non solo, si occupa di quanto accade in riva all’Arno con un titolo esplicativo: “Paura a Firenze”. Otto sconfitte, sei pareggi e quindi nessuna vittoria: semplicemente il peggior inizio di stagione nella storia del club nella massima serie. Peggio ancora, dall’introduzione dei tre punti a vittoria nel 1994, nessuna squadra senza una sola vittoria in questa fase della competizione è mai riuscita a salvaresi a fine stagione. Ma come ha fatto la Viola a ritrovarsi in questo pasticcio?
Campagna acquisti da 90 milioni
Il club è riuscito a trattenere i suoi migliori giocatori (in particolare Moise Kean, nonostante l’interesse dell’Inghilterra) e ha ingaggiato Edin Džeko dal Fenerbahçe a parametro zero. Rocco Commisso, il miliardario italo-americano proprietario, ha speso con generosità: 90 milioni di euro. Poi l’esonero di Pioli, Vanoli che non risolleva la squadra, le minacce di morte dei tifosi alla squadra.
Dirigenza fallimentare
Daniele Pradè si è assunto la piena responsabilità del disastroso mercato estivo del 2025, dimettendosi a inizio novembre. il club non ha esattamente portato nuova linfa: ha scelto Roberto Goretti, finora direttore tecnico e socio di Pradè. Per quanto riguarda il direttore generale Alessandro Ferrari, il suo profilo offre poche rassicurazioni ai tifosi: entrato a far parte del club come responsabile della comunicazione, Ferrari ha improvvisamente preso il posto dell’ex amministratore delegato Joe Barone, morto d’infarto nel marzo 2024 , e da allora ha faticato a ricoprire il ruolo. È solo l’ennesimo sintomo di una squadra dirigenziale incapace di rinnovarsi, apparentemente alla deriva.
Artemio Franchi, la Fiorentina lo voleva nuovo, mancano 60 milioni per finirlo
Lo stadio Artemio Franchi è in fase di ristrutturazione, il che significa che la Fiorentina gioca in uno stadio semivuoto dalla scorsa stagione. Avviati dal consiglio comunale contro la volontà della Fiorentina, che voleva costruire uno stadio completamente nuovo, i lavori di ristrutturazione dell’impianto degli anni ’30 si stanno trascinando. La Curva Fiesole, il principale settore ultras dello stadio, avrebbe dovuto riaprire inizialmente per le celebrazioni del centenario quest’estate, ma ora non sarà pronta prima dell’agosto 2027 , secondo il nuovo calendario presentato a dicembre dal sindaco di Firenze, Sara Funaro. Una querelle tra Comune e società che ricorda quella del Maradona dove De Laurentiis vuole lo stadio nuovo ed il Comune va dritto per la sua strada
L’intero progetto non dovrebbe essere completato prima della stagione 2029-2030. Soprattutto, rimane un grosso punto interrogativo sui finanziamenti: mancano ancora 60 milioni di euro e nessuno sa al momento se il governo coprirà tutti i costi o se il club accetterà di investire in un progetto che non ha voluto. Nel frattempo, un’enorme gru incombe sulla Curva Fiesole deserta, una metafora a grandezza naturale di un club che sta attraversando cambiamenti significativi a tutti i livelli.
Retrocessione in Serie B per celebrare il centenario: nessuno ne parla, ma tutti ci pensano con trepidazione. Ironicamente, il capoluogo toscano commemorerà un altro anniversario nel 2026, poiché a novembre ricorrerà il 60° anniversario della storica alluvione del 1966 che vide l’Arno sommergere la città. Speriamo che entro quella data anche il quartiere centenario di Viola non sia completamente sommerso.











