Giaccherini: «Conte alla Juve non voleva ci distraessimo e non ci diceva quando sarebbe stato l’allenamento l’indomani»

A Tuttosport: «Ci avrebbe avvisato qualche ora dopo il team manager. Lui e Spalletti hanno fatto sì che ci fosse meno esaltazione nell'ambiente Napoli, ed è un bene per la piazza».

Giaccherini Conte

Mg Bordeaux (Francia) 02/07/2016 - Euro 2016 / Germania-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte-Emanuele Giaccherini

L’ex calciatore Emanuele Giaccherini, intervistato da Tuttosport, ha parlato del rapporto con il tecnico Antonio Conte e del big match tra Napoli e Juventus di domenica.

L’intervista a Giaccherini

A Napoli che esperienza è stata?

«Una grandissima opportunità. Avevo fatto due anni al Sunderland, poi Bologna, anche per richiesta di Conte: c’era l’Europeo. Quello è stato il mio picco. Avevo scelto gli azzurri non solo per tornare in una big, ma perché è una piazza fantastica. Vivono il calcio in un altro modo. Poi le cose non sono andate come avrei voluto e non per demerito mio».

Ha fatto parte della squadra di Sarri

«Il mister aveva dato calcio e spettacolo, però nella mentalità vincente forse è mancato qualcosa. Del resto, lui stesso ha parlato dello scudetto perso in hotel. Per me non era finita, a prescindere da Firenze».

Spalletti prima e Conte adesso: il Napoli ha cambiato mentalità?

«Con Luciano si è vista una squadra in grado di partire a mille e arrivare nelle stesse condizioni. Anche l’ambiente è riuscito a fare un altro step: mi sembra maturato, c’è meno esaltazione ed è un bene per la piazza».

Conte è il miglior allenatore in circolazione?

«Credo sia il più completo. Riesce a essere il migliore tatticamente, negli allenamenti. Ti entra in testa e ti fa fare ciò che vuole. Al debutto con la Juve mi scrisse un messaggio dopo il match: “so che era difficile oggi, ma so anche che mi puoi dare tanto di più”. Mi aiutò. Quando tornavamo dopo le notti di Champions non ci diceva mai  quando sarebbe stato l’allenamento l’indomani. Non voleva ci perdessimo tra serate e distrazioni. Ci avrebbe avvisato qualche ora dopo il team manager. Antonio Conte non lascia nulla al caso».

Sembra che Neres stia trovando la sua dimensione…

«Lo ricordo all’Ajax: giocatore forte. Ha trovato meno spazio, poi è venuto fuori, complice anche l’infortunio di De Bruyne. Pure qui: Conte ha trovato la mossa giusta. C’è da avere paura di un giocatore così».

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