Gaetano: «Mi arrabbiai con Garcia, al Napoli avrei potuto dare di più quando le cose non andavano bene»

Alla Gazzetta: «Mi sento fortunato ad aver avuto grandi allenatori. Mi è rimasto impresso il lavoro quotidiano di Spalletti: formidabile».

Gaetano Napoli Napoli-Frosinone

Ci Napoli 21/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Gianluca Gaetano

Gianluca Gaetano, ex Napoli ora al Cagliari, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport la sua avventura in maglia azzurra e cosa gli hanno dato i tecnici che ha incontrato nel suo percorso calcistico.

L’intervista a Gaetano

Lei ha già avuto tecnici di primissima fascia: Spalletti, Ranieri, Ancelotti, Conte, Garcia…

«Mi sento fortunato per questo, ho imparato e sono cresciuto anche come uomo con loro. Mi è rimasto impresso il lavoro quotidiano di Spalletti: formidabile. Vorrei aggiungere Pecchia che mi ha allenato a Cremona: mi ha dato la mentalità vincente».

Quasi sempre presente, 15 presenze stagionali su 17 gare ufficiali, non ancora in campo per 90 minuti:

«Non mi soffermo sulla quantità del tempo trascorso in campo ma sulla qualità. Il percorso della vita di ciascuno di noi ti fa maturare: conta essere utili».

Si è mai arrabbiato per questo motivo?

«Forse con Garcia a Napoli perché era un periodo in cui non andavamo bene e sentivo che avrei potuto dare di più per il gruppo».

A che età è entrato nel settore giovanile del Napoli?

«Intorno ai 13 anni e grazie a mio nonno materno Luciano ho potuto realizzare questo sogno. Ogni giorno mi accompagnava all’allenamento: da Cimitile sono oltre 100 chilometri tra andata e ritorno. Non tutti hanno la possibilità di farlo. E io ringrazierò mio nonno per sempre. Mia madre Carmela è un’insegnante e mio padre gestisce una pizzeria, non sarebbero riusciti ad accompagnarmi».

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