Fischi a Vicario, i tifosi del Tottenham divisi se sostenere o contestare. E intanto pagano e pretendono

Il fischio al giocatore singolo è una forma incomprensibile del tifo: «Dovresti sostenere i giocatori, essere il dodicesimo uomo» (Guardian)

West Ham

Db Bilbao 21/05/2025 - finale Europa League / Tottemham-Manchester United / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Guglielmo Vicario

La sconfitta casalinga contro il Fulham ha riaperto una ferita profonda nel rapporto tra i tifosi del Tottenham e squadra. I fischi indirizzati a Vicario dopo l’errore che ha permesso al Fulham di portarsi sul 2-0 e chiudere di fatto il match,  hanno esposto una tensione crescente. Specchio di anni di frustrazione e risultati deludenti. L’atmosfera con gli Spurs non è più un sostegno ma un peso, capace di condizionare giocatori e ambiente.  Cambiano i campionati ma la tifoseria rispnde ai risultati negativi spaccandosi tra chi contesta e chi vuole sostenere nel momento di difficoltà.

I tifosi del Tottenham delusi dai risultati

Un tifoso di lunga data racconta a Tobbie Davies del Guardian. «Nei miei 35 anni da tifoso del Tottenham… ho visto l’atmosfera casalinga peggiorare più di una volta». E come i momenti difficili abbiano fatto riemergere cori e tensioni, anche contro la dirigenza. L’eco del malcontento risuona come un filo continuo. Dal ricordo dei fischi che segnano la fine dell’era Espírito Santo, al gesto di Hossam Ghaly nel 2007, quando «gettò la maglia a terra». Episodio rimasto inciso in modo indelebile nella memoria collettiva.

La partita contro il Fulham si inserisce in questa storia di malumori.  «Guglielmo Vicario è stato oggetto di fischi pochi secondi dopo il suo monumentale errore», un suono partito da pochi ma amplificato da una percezione acustica che trasforma la minoranza in rumore dominante. Giocatori e allenatore non hanno ignorato la cosa: come racconta il tifoso, «hanno sentito i fischi forti e chiari e non li hanno apprezzati». È un punto che ferisce, perché Vicario, pur non essendo perfetto, ha spesso tenuto in piedi la squadra con interventi decisivi.

I fischi a Vicario forma incomprensibile dei tifosi

Il fischio al singolo, sottolinea l’autore, è una forma di incomprensione del tifo: fragile, emotivo, ma chiamato al sostegno. «Dovresti sostenere i giocatori, essere il dodicesimo uomo», scrive, ricordando che quei momenti di rabbia rischiano di spezzare fiducia, motivazioni e persino salute mentale dei protagonisti in campo. Nel settore sud, subito dopo l’episodio, scoppiano discussioni accese, quasi risse, segno di un ambiente deteriorato. È il cuore del problema: una tossicità che si autoalimenta e che sembra non avere più un punto d’origine chiaro.

Già l’atmosfera prepartita era indicativa. Posti vuoti, tifo fiacco, una squadra che ha «vinto solo tre partite di campionato in casa nel 2025», numeri difficili da digerire per chi investe tempo, denaro e speranza in una trasferta di tre ore sotto la pioggia. E non solo l’errore di Vicario ha determinato la sconfitta: il Fulham ha avuto la possibilità di dilagare, riportando alla mente quella sensazione vissuta sotto Postecoglou, «che gli avversari fossero sempre a un solo passaggio dal gol», nonostante la presunta nuova solidità difensiva.

Il tifo del Tottenham insorge: paga, quindi pretende

A tutto questo si aggiunge il paradosso del contesto: una squadra ricca di talento, incapace di reagire nei momenti chiave, che gioca in uno stadio da un miliardo di sterline con biglietti tra i più costosi al mondo. Una combinazione che esaspera chi sente di dare più di quanto riceva.

Eppure, la riflessione finale invita all’equilibrio. Se «le persone sono fragili», come riecheggia la canzone degli Editors diffusa allo stadio, anche i tifosi lo sono. Ed è un messaggio che vale in entrambe le direzioni: quando giocatori e staff mettono in dubbio la lealtà del pubblico, dovrebbero ricordarsi di quel ritornello e della realtà emotiva di chi riempie gli spalti. Il Tottenham non è solo una squadra: è un legame reciproco che ora necessita di cure, comprensione e, forse, un cambio di tono da parte di tutti.

Correlate