Conte e Mourinho hanno sotterrato l’ascia di guerra nel 2018, ma hanno già ricominciato a punzecchiarsi
Merito anche di Oriali, scrive Repubblica, ma dalla tregua inglese sono passati 7 anni e i 90’ di stasera al Da Luz saranno il vero banco di prova.

Dc Napoli 04/11/2025 - Champions League / Napoli-Eintracht / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Appuntamento questa sera alle 21 per vedere in campo Napoli e Benfica combattere per un posto negli spareggi di Champions League. Sarà una sfida decisiva per entrambe le formazioni e tra i protagonisti più attesi ci sono loro, i due allenatori. Gli scontri dialettici tra Conte e Mourinho sono un dato di fatto che negli anni ha accompagnato i due tecnici. C’è stato un momento però, scrive oggi Repubblica in cui i due hanno sotterrato l’ascia di guerra.
“Poi i due hanno sotterrato l’ascia di guerra con una stretta di mano e un abbraccio dopo la finale di FA Cup del maggio del 2018. Merito anche della comune amicizia che li lega a Gabriele Oriali, braccio destro del portoghese all’Inter e adesso al Napoli nello stesso ruolo di consigliere.
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Ma dalla tregua inglese sono passati 7 anni e i 90’ di stasera al Da Luz saranno il vero banco di prova. Conte è affamato e punta il Benfica. «In Europa serve coraggio, i miei giocatori si sono responsabilizzati nelle difficoltà, siamo pronti per misurarci con un avversario forte e in uno stadio caldo». Mourinho non ci sta e punzecchia. «Napoli in emergenza? Macché, Antonio è bravo a farsi costruire sempre organici forti». Il fuoco cova sotto la cenere, chi sbaglia è quasi fuori dalla Champions”.










