Conceiçao: «Al Milan instabilità della società, solo i calciatori mi sostenevano, ma sono sicuro che tornerò in Italia»
Alla Gazzetta: «Dal 2016 a oggi solo due allenatori hanno vinto trofei in rossonero: Pioli e io. Mi ha cercato la Lazio prima di firmare per l’Al-Itthiad».

Mg Milano 02/03/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Sergio Conceicao
L’intervista al tecnico Sergio Conceiçao rilasciata alla Gazzetta dello Sport. L’ex Milan ora siede sulla panchina dell’Al Ittihad di Karim Benzema.
L’intervista a Conceiçao
Sergio, l’anno scorso… “veni, vidi, vici”:
«In effetti sì. Ricordo giorni di lavoro intensi a livello di analisi video, di motivazioni e di discorsi per entrare subito nella testa dei calciatori. Battemmo la Juve di mio figlio Cisco e poi l’Inter in rimonta. E piansi.
E dopo la vittoria, un bel sigaro…
«Una promessa. I giocatori, che avevano visto dei video, mi chiesero di fumarlo in caso di vittoria. Col Porto l’avevo fatto 11 volte, ovvero dopo aver vinto trofei. L’allenatore che ne ha vinti di più. E quindi l’ho rifatto».
Un bilancio dei suoi sei mesi al Milan?
«Positivi. Dal 2016 a oggi solo due allenatori hanno vinto trofei in rossonero: Pioli, con lo scudetto, e io. Dispiace per la finale di Coppa Italia, ma alcune cose non mi sono piaciute. C’era instabilità a livello societario, attorno alla squadra l’ambiente non era buono. Per questo mi tengo stretto ciò che abbiamo fatto. Inoltre, la dirigenza non mi ha supportato. Dopo aver vinto la Supercoppa giocammo col Cagliari. In quel periodo giravano già le voci che il club stesse seguendo altri allenatori. Io pensavo a lavorare e a vincere, col peso dei risultati. Non ho avuto tempo di lavorare a tutti i livelli.»
Sarebbe rimasto?
«Sì, ma con alcuni cambiamenti. I giocatori non mi hanno mai tradito, anzi, erano con me. L’ha detto anche Theo nell’intervista che avete fatto: dopo il Feyenoord, quando la gente diceva che l’avesse fatto apposta a farsi espellere, io l’ho difeso. In molti mi hanno scritto quando sono andato via. Io pretendo rigore, esigenza e poi relax quando c’è da rilassarsi. Se uno si presenta con un chilo in più, arriva in ritardo o cose simili io non posso tollerarlo. Per me, alla fine, i giocatori sono tutti uguali.»
Capitolo Arabia Saudita. Inzaghi l’ha salutato, stavolta?
«Sì, ci siamo sfidati a ottobre e ha vinto lui. Ero appena arrivato. E’ un grande allenatore. Abbiamo vinto lo scudetto nel 2000. Il rapporto è buono.»
Da dove nasce la sua fede?
«Ho perso mio padre a 16 anni per un incidente in moto, mia madre a 18 dopo una lunga sofferenza e poi anche un fratello, io ero il settimo di otto. La fede mi ha dato forza, tranquillità. Voglio dimostrare ai miei genitori che io ci sono e ho realizzato tutti i miei sogni. Ma dentro di me, nel profondo, nascosto, ho e avrò sempre un qualcosa di “nero”, come un’ombra».
A casa si parla di calcio?
«Il meno possibile. L’importante è che a cena lascino i telefoni in tasca. L’ho preteso anche al Porto e al Milan. Cisco ha debuttato con me in Portogallo. Nel 2020, durante il lockdown, gli dissi: “Sei hai fame… allora bevi acqua”. Era un po’ cicciottello. Per fare la differenza servono sacrifici e mentalità. Se potessi gli presterei la mia fame. Non che lui non ce l’abbia, anzi, ma comunque io a 16 anni portavo i soldi a casa per mangiare, era diverso. Ma ci ho sempre creduto. E lui anche ci crede.»
In quanti l’hanno cercata?
«Con la Lazio ho avuto contatti, ma non solo. E anche prima di firmare per l’Al-Itthiad ho avuto offerte. Qui il campionato è competitivo, le ambizioni alte, ci si allena nel pomeriggio e non la mattina. Bisogna adattarsi alle dinamiche culturali. Ma questa è una sfida, e io amo sfide così».
La soddisfazione e delusione più grande in Italia?
«Da calciatore, lo scudetto del 2000 con la Lazio, il più incredibile di sempre. La delusione lo scudetto perso con l’Inter il 5 maggio 2002. Consolai Ronaldo in lacrime in panchina, ero accanto a lui. Nessuno ci poteva credere».
E in Italia tornerebbe?
«Certo, so già che lo farò».











