Sponsor preoccupati dalle minacce di Trump di spostare le sedi del mondiale. Chicago rinuncia ed è contenta
Il Midwest sarà rappresentato solo da Kansas City. Chicago gongola: troppi soldi da spendere e poche certezze di introito, meglio rinunciare al mondiale (Athletic)

Db New York (Stati Uniti) 13/07/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Chelsea-Paris Saint-Germain / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Donald Trump-Gianni Infantino
Donald Trump ha minacciato di spostare le partite del Mondiale 2026 da città che ritiene insicure, creando tensione tra le sedi ospitanti e complicando gli accordi di sponsorizzazione locale. Chicago, invece, rivendica con orgoglio la scelta di non partecipare, giudicando troppo onerose e vincolanti le condizioni imposte dalla Fifa . Intanto, oltre metà dei pacchetti di ospitalità del Mondiale per Club negli USA è rimasta invenduta. L’analisi di The Athletic
Se il governo con Trump ordina la Fifa si adegua
Sebbene i contratti della Fifa siano stipulati direttamente con le città ospitanti e non con il governo degli Stati Uniti, l’organizzazione ha lasciato intendere che si allineerebbe al presidente. Un portavoce ha infatti dichiarato in ottobre: «La sicurezza è ovviamente responsabilità del governo, che decide ciò che è nel miglior interesse della sicurezza pubblica».
Trump ha citato più volte Seattle, San Francisco, Los Angeles e Boston come aree problematiche, tutte previste tra le sedi del Mondiale, anche se le partite si terranno nei loro dintorni. A fine settembre ha detto: «Se qualcuno fa un cattivo lavoro e ritengo che ci siano condizioni di insicurezza, chiamerei Gianni (Infantino), il capo della Fifa , che è fenomenale, e gli direi: “Spostiamola da un’altra parte.” E lui lo farebbe. Non gli piacerebbe, ma lo farebbe facilmente».
Questa incertezza ha creato difficoltà alle città ospitanti, che cercano di attrarre sponsor locali per i fan festival, dato che la Fifa mantiene l’esclusiva sugli sponsor negli stadi.
Chicago si chiama fuori dall’organizzazione
Nel 2026, undici città americane ospiteranno partite del Mondiale. Ma Chicago, la terza città più popolosa degli Stati Uniti, non farà parte del torneo — e non sembra affatto dispiaciuta. Il Midwest sarà rappresentato solo da Kansas City, mentre Chicago, che dispone dello storico Soldier Field da 61.500 posti, si era ritirata dalla candidatura con Canada e Messico già nel 2018. All’epoca l’ufficio del sindaco Rahm Emanuel aveva dichiarato che ospitare il Mondiale non sarebbe stato «nell’interesse della città». Sette anni dopo, la decisione non è cambiata. Kara Bachman, dirigente della Chicago Sports Commission, ha spiegato a The Athletic: «Molti pensano: “Come fate a non ospitare? Cosa c’è che non va?” Ma noi abbiamo visto cose che loro non hanno visto. Non c’era modo di garantire la sostenibilità finanziaria». La Bachman ha aggiunto che l’accordo avrebbe potuto lasciare la città «in debito» e ha descritto le condizioni della Fifa come «pretese, non richieste», senza possibilità di modifica. «A dire il vero, non ho mai parlato faccia a faccia con nessuno della Fifa durante il processo, e anche questo per me era un campanello d’allarme», ha detto.
Il MetLife Stadium del New Jersey, sede della finale, ha già speso 37 milioni di dollari in lavori di adeguamento, mentre lo Stato ne ha previsti 65 milioni per sicurezza e trasporti. Miami-Dade County ne spenderà 46 per servizi collegati alle partite dell’Hard Rock Stadium. Chicago continua invece a ospitare altri eventi calcistici, come la Premier League Summer Series 2025, e sta valutando la candidatura per il Mondiale femminile 2031. Tuttavia, Bachman avverte: «Non venderemo l’anima per farlo. Se si presentano con le stesse condizioni, la risposta non cambierà».
Il Mondiale di Trump tra le prime difficoltà
Oltre metà dell’ospitalità invenduta al Mondiale per Club Prima ancora della fine del nuovo Mondiale per Club, Gianni Infantino lo aveva definito un “successo strepitoso” in un discorso alla Trump Tower di New York. Secondo la Fifa , oltre due milioni di tifosi avrebbero partecipato alle 63 partite, con una media di quasi 40.000 spettatori e più di 81.000 presenti alla finale tra Chelsea e Paris Saint-Germain al MetLife Stadium. Dietro i numeri, però, le vendite dei pacchetti di ospitalità sono state deludenti: oltre il 50% dei biglietti è rimasto invenduto.
Le cause, spiegano fonti interne, sono da ricercare nella pianificazione tardiva e nella mancanza di un’emittente fino a pochi mesi dall’inizio. Germania in corsa per ospitare il Mondiale per Club 2029 Nonostante le difficoltà dell’edizione statunitense, la Fifa è fiduciosa di avere molte opzioni per il 2029. Il torneo resterà estivo, escludendo Qatar e Arabia Saudita per motivi climatici. Tra i paesi interessati ci sono Brasile, Australia, Spagna e Marocco (in vista del Mondiale 2030), ma anche la Germania, fresca di Euro 2024. Alcuni dirigenti interni alla Fifa spingono per portare il torneo in Inghilterra, come gesto distensivo verso la Premier League, irritata per la scarsa consultazione sul Mondiale per Club 2025. Una delle critiche maggiori al formato attuale riguarda l’assenza di top club come Liverpool, Napoli e Barcellona, esclusi per criteri di qualificazione. Si valuta di introdurre turni preliminari e di rivedere il limite di due squadre per Paese, mantenendo però la formula a 32 partecipanti.



