«Napoli è uno dei posti più pericolosi del mondo», l’Eintracht raddoppia la scorta alla squadra

La Faz attacca il Napoli: "Ancora una volta è rimasto in silenzio sulla gestione della componente violenta tra i propri tifosi. Non ci saranno incontri formali con i dirigenti tedeschi"

Eintracht

Tifosi dell'Eintracht (Afp)

“Napoli è uno dei posti più pericolosi del calcio internazionale”, dice Philipp Reschke alla Faz. Reschke è il membro del consiglio di amministrazione dell’Eintracht Francoforte responsabile dell’ufficio legale, dei tifosi, della sicurezza e dell’organizzazione delle partite. E ogni volta che c’è una partita con il Napoli regala perle di sobrietà, ormai è quasi una tradizione. Fatto sta che l’Eintracht Francoforte per la trasferta di stasera ha deciso di raddoppiare la scorta alla squadra.

L’entourage dell’Eintracht è composto da 90 persone, perché c’è anche la squadra Under 19 che gioca in Youth League. E c’è “più personale di sicurezza del solito”, scrive la Faz. “Una squadra di otto persone si occupa dei giocatori professionisti, mentre una squadra di quattro persone sorveglia i giovani. Normalmente, solo la metà di queste guardie di sicurezza è in servizio”.

“La nostra massima priorità dal punto di vista organizzativo è garantire che tutti entrino e escano dallo stadio in sicurezza”, ha affermato Reschke.

“Le esperienze negative dell’ultima trasferta nella metropoli continuano a farsi sentire – continua la Faz – Questo vale anche per il comportamento della dirigenza del club napoletano, che ancora una volta è rimasta visibilmente riservata nel decidere se e come intendesse influenzare la componente violenta tra i propri tifosi”.

“Due anni fa, scoppiarono delle rivolte nel centro storico di Napoli. Quasi 400 cosiddetti “tifosi a rischio” dell’Eintracht Francoforte si erano recati in città nonostante il divieto di emissione dei biglietti. Alcuni di loro furono coinvolti negli scontri del pomeriggio prima del calcio d’inizio, innescati in parte da circa 150 teppisti mascherati del Napoli che attaccarono i tifosi dell’Eintracht in bar e ristoranti con catene di biciclette e manganelli – molti dei quali reagirono senza esitazione. Anche un hotel dove alloggiavano i tifosi dell’Eintracht, situato proprio accanto all’alloggio della squadra di Oliver Glasner, fu attaccato. La polizia non fu in grado di mantenere una separazione netta tra i gruppi inclini ai disordini”.

“In totale, la magistratura italiana ha avviato circa un centinaio di procedimenti penali contro i tifosi dell’Eintracht Francoforte; alcuni di questi sono ancora in corso. La Federazione calcistica tedesca ha contemporaneamente aperto circa 90 procedimenti di squalifica dagli stadi. La federazione interviene sempre quando vengono alla luce incidenti che coinvolgono tifosi in trasferta all’estero. In coordinamento con la Federazione calcistica tedesca, l’Eintracht Francoforte ha condotto oltre 70 udienze. Di conseguenza, la Dfb ha emesso divieti di accesso allo stadio a livello nazionale in poco più di un terzo dei casi, mentre un altro terzo ha comportato divieti sospesi. I restanti procedimenti sono stati archiviati”.

Reschke presume che a Napoli non si vedrà un numero significativo di tifosi dell’Eintracht: “Non si può escludere che qualcuno verrà. Ma sono sicuro che non ci saranno grandi gruppi in viaggio”.

“L’Eintracht Francoforte rinuncia, viste le circostanze, a una delegazione ufficiale, come di consueto per le partite internazionali, integrata dai membri del consiglio di sorveglianza e dalle cosiddette “Leggende dell’Eintracht”. Reschke e il direttore sportivo Markus Krösche saranno gli unici membri del management dell’Eintracht Francoforte ad essere presenti. Non ci saranno incontri formali con i rappresentanti del Napoli”.

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