È Giuntoli il candidato a diventare il nuovo direttore sportivo della Fiorentina (Corrsport)

Prenderebbe il posto di Pradé che ha rassegnato le dimissioni. Il Corsport: "è però un profilo molto impegnativo sotto l’aspetto economico e in teoria fuori target". L'alternativa è Petrachi

Juventus Damascelli, Giuntoli

Db Venezia 25/05/2025 - campionato di calcio serie A / Venezia-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

Cristiano Giuntoli potrebbe presto tornare protagonista in Serie A dopo il clamoroso fallimento alla Juventus (club dal quale si è svincolato portandosi a casa circa tre milioni di euro). A riferirlo è Il Corriere dello Sport. L’edizione online del giornale associa l’ex Napoli al ruolo di direttore sportivo della Fiorentina, rimasto vacante a seguito dell’addio di Daniele Pradé.

Giuntoli alla Fiorentina? L’indiscrezione del Corrsport

Di seguito quanto scrive Francesco Gensini sul Corriere dello Sport riguardo Giuntoli-Fiorentina:

“Questione chiama questione ed è inevitabile di fronte alla crisi in cui si trova la Fiorentina che non è solo di campo, perché il club viola da sabato mattina è anche senza direttore sportivo dopo le dimissioni presentate da Pradè e accettate. La precedenza adesso va all’allenatore, ma di pari passo continua la ricerca di una figura a cui affidare il comando dell’area tecnica e i nomi intanto che circolano a Firenze e dintorni sono essenzialmente due: quello di Gianluca Petrachi, già al Torino e alla Roma tra le altre squadre da dirigente, e quello di Cristiano Giuntoli che però rappresenta un profilo molto impegnativo sotto l’aspetto economico e in teoria fuori target. Salvo accelerazioni, la scelta sarà fatta durante la sosta del campionato”. 

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La Fiorentina finisce sul Guardian e in Inghilterra non hanno dubbi: Pioli fortunato a non essere cacciato prima

Antonio Pradè aveva descritto Fiorentina-Lecce come una “questione di vita o di morte”, ma con l’avvicinarsi dell’occasione si è ricordato della terza opzione del calcio: puoi sempre andartene. Attacca così sul Guardian Nicky Bandini. Peccato che alle dimissioni del direttore sportivo non siano seguite – non ancora almeno – quelle di Pioli. Il suo destino, mentre scriviamo, è dato per segnato, ma non è stata ancora decisa la formula dell’addio. Ciò detto, il Guardian cerca di spiegare ai lettori inglesi come abbia fatto quella squadra a finire in un tunnel così scuro.

“La Fiorentina ha iniziato la stagione in modo scandalosamente deludente, raccogliendo quattro punti nelle prime nove partite, e Pradè era irremovibile sul fatto che la colpa dovesse essere solo sua. Quelle parole volevano essere uno scudo per l’allenatore Stefano Pioli. Forse anche le azioni di Pradè questo fine settimana hanno rappresentato un ultimo tentativo di protezione”. Questo era prima del Lecce. Chiaramente la sconfitta ha accelerato tutto.

“Quattro pareggi e sei sconfitte in 10 partite rappresentano un ritorno inaccettabile per un club che la scorsa stagione ha chiuso al sesto posto. Le ambizioni dichiarate dall’allenatore, quando ha firmato un contratto triennale per succedere a Raffaele Palladino quest’estate, erano di riportare la squadra in Champions League e vincere trofei. Non necessariamente in questa stagione, ma era quella la direzione prefissata. Come è possibile che le cose siano andate così in fretta?”.

Gli ingredienti c’erano tutti: Pioli “era già stato qui e aveva ottenuto un ottimo piazzamento nella prima metà della stagione 2017-18 prima di andarsene per vincere uno scudetto con il Milan. La successiva campagna acquisti di Pradè ha reso plausibili obiettivi ambiziosi. La Fiorentina era già in ascesa. Kean ha vissuto la sua migliore stagione in carriera nel 2024-25, chiudendo come secondo miglior marcatore della Serie A con 19 gol”. E poi ancora Gosens, De Gea, tanti altri: la rosa non è per nulla scarsa.

L’addio di Palladino ha forse messo fine a tutti questi progressi? La sua partenza in estate è stata una sorpresa, con l’allenatore che ha lasciato un contratto appena rinnovato nonostante non avesse un’altra offerta di lavoro in attesa. I giocatori della Fiorentina sono stati colti di sorpresa dalla partenza di Palladino, inondandolo di videomessaggi commoventi che lo hanno commosso fino alle lacrime. Pioli, a quanto pare, non è riuscito a comunicare con loro allo stesso modo”.

Anche i nuovi acquisti di Pradè hanno deluso le aspettative”, continua il Guardian.  Piccoli pagato 25 milioni di euro, Dzeko, a parametro zero ma diventato uno dei giocatori più pagati del club. Sohm, acquistato dal Parma, non ha giocato praticamente mai”.

“Pioli non ha apportato drastici cambiamenti tattici, affidandosi spesso a una variante del 3-4-2-1 utilizzata anche da Palladino. Forse il gran numero di volti nuovi ha creato un po’ di confusione – lo stesso allenatore ha affermato a un certo punto in estate che una squadra sovraffollata avrebbe potuto creare problemi – ma il nucleo della squadra rimane. Eppure le prestazioni sono state irriconoscibili. Pioli è stato fortunato a resistere così a lungo”.

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