Dimarco: «Non siamo quelli di Oslo. Abbiamo iniziato un nuovo percorso col mister, stiamo lavorando bene e stiamo bene insieme»

In conferenza stampa: «A Oslo è finita 3-0, la prima del girone ci ha condannato. La Norvegia è forte, ma l’Italia deve qualificarsi».

Italia Dimarco

Italy's defender #03 Federico Dimarco celebrates scoring his team's first goal during the UEFA Nations League Group A2 football match between France and Italy at the Parc des Princes in Paris on September 6, 2024. (Photo by Franck FIFE / AFP)

Dimarco ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Norvegia, presentando la sfida e anticipando anche alcuni temi toccati dal ct Gattuso. L’Italia, ormai sempre più destinata al secondo posto nel girone, avrebbe bisogno di un risultato ai limiti dell’impossibile per ribaltare la situazione: servirebbero addirittura nove gol di scarto. Le sue parole:

«Rappresentare la Nazionale in un Mondiale è una cosa bellissima, abbiamo l’obbligo di qualificarci».

Le dichiarazioni di Dimarco

Sulla Norvegia:

«Affronteremo una nazionale forte, l’abbiamo visto all’andata. Ma noi non siamo quelli dell’andata, quella di Oslo è stata una partita brutta. Domani dobbiamo farli ricredere e conquistare la settima vittoria consecutiva. Abbiamo iniziato un nuovo percorso col mister, stiamo lavorando bene e stiamo bene insieme. La cura dei dettagli in così poco tempo è la cosa più importante. Il gruppo fa tanto e una Nazionale come l’Italia quando è stata gruppo ha sempre detto la sua, sia agli Europei che al Mondiale».

Si tratta di un’impresa impossibile?

«Parliamoci chiaro, penso che sia difficilissimo. Anzi, impossibile. Al di là del 9-0 è l’ultima gara prima dei play-off di marzo, dobbiamo provare le ultime cose e poi vincere aiuta a vincere».

Cosa non ha funzionato a Oslo?

«E’ andato tutto storto, abbiamo preso un 3-0 secco. Dispiace, è stata la prima del girone e ci ha condannato anche se dopo le abbiamo vinte tutte. La Norvegia è una squadra forte, l’Italia però deve qualificarsi a questo Mondiale per ciò che abbiamo fatto vedere in questo girone».

Da giocatore vi sentite di poter fare qualcosa in vista dei play-off visto che i calendari sono intasati?

«Non decido io i calendari, ci sono persone che si occupano di queste cose. Noi dobbiamo fare bene il nostro mestiere, quindi metterci a disposizione sia del club che della Nazionale».

Come vedi Pio Esposito?

«E’ un giocatore giovane e forte che sta lavorando tanto. All’Inter lo vediamo tutti i giorni: deve crescere su alcuni aspetti ma è sulla buona strada. Bisogna lasciarlo crescere e non dargli troppe pressioni. Sta dimostrando tanto, come è successo a tutti avrà degli inciampi e noi lo aiuteremo».

 

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