De Laurentiis: «Sento sempre parlare di Milano, Milano, Milano… ma Napoli sta tornando centrale per l’Europa»

A Motore Italia - America's Cup: «i veri imprenditori della Campania, e soprattutto di Napoli, devono essere più uniti, devono fare rete»

De Laurentiis Napoli impatto sociale

Italian producer Aurelio De Laurentiis walks the red carpet of the opening film "Beetlejuice Beetlejuice" presented out of competition during the 81st International Venice Film Festival at Venice Lido, on August 28, 2024. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

De Laurentiis: «Sento sempre parlare di Milano, Milano, Milano… ma Napoli sta tornando centrale per l’Europa»

Aurelio De Laurentiis è intervenuto telefonicamente al Centro Congressi della Federico II, in via Partenope, per l’edizione speciale di Motore Italia – America’s Cup organizzata da Mf/Milano Finanza. Ha parlato ovviamente degli infortuni e del calcio (riportato qui) ma anche di altro.

«C’è un altro problema, che considero importante: i veri imprenditori della Campania, e soprattutto di Napoli, devono essere più uniti. Devono fare rete. Perché qui ci sono persone capacissime, intelligenti, in grado di competere nel mondo. Quindi, napoletani: uniamoci. L’America’s Cup sarà un’occasione per fare ancora una grande figura davanti al mondo.

«Ho sempre amato la vela, ma ormai la novità è un’altra: queste imbarcazioni sono diventate la vera Formula 1 del mare. Superano i 50 nodi, hanno una manovrabilità che non perdona e rendono lo spettacolo incredibile. Sono mezzi sempre più spettacolari, destinati a diventare persino più affascinanti della Formula 1 stessa. Richiedono equipaggi straordinariamente allenati, perché non permettono errori. Sarà una giostra per gli occhi, per lo sport, per il piacere di assistere a qualcosa di unico.

«E sono convinto di una cosa: Napoli sta tornando ad essere, come nei secoli scorsi, una città centrale per l’Europa. Sento sempre parlare di Milano, Milano, Milano… ma dall’Italia non abbiamo fatto altro che togliere al Sud, senza mai scommettere davvero su di esso. E la regina del Sud non può che essere Napoli. Investire a Napoli significa investire nel Sud, e oggi non si può più fare altro: qui c’è un potenziale enorme. Se qualcuno non lo capisce, è grave. Davvero grave».

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