Turchia, scandalo scommesse: la maggior parte degli arbitri ha un conto aperto per giocare
A seguito di un'indagine interna della Federcalcio, è emerso che - dei 571 arbitri attivi nei campionati professionistici turchi - 371 direttori di gara hanno un conto online di scommesse sportive e 152 sono giocatori abituali. A riportare la notizia è Footmercato

Galatasaray's Nigerian forward #45 Victor Osimhen reacts during the UEFA Europa League 1st round day 1 football match between Galatasaray SK and PAOK FC at the Ali Sami Yen Sports Complex in Sisli, near Istanbul, on September 25, 2024. (Photo by Yasin AKGUL / AFP)
Il calcio turco è alle prese con uno scandalo riguardante il mondo arbitrale. A seguito di un’indagine interna della Federcalcio, è emerso che – dei 571 arbitri attivi nei campionati professionistici turchi – 371 direttori di gara hanno un conto online di scommesse sportive e 152 sono giocatori abituali. Sull’argomento si sofferma il portale Footmercato.
Scandalo scommesse in Turchia. Le parole del presidente della Federazione e la reazione dei club
Footmercato comincia riportando le parole del presidente della Federcalcio turca, Ibrahim Hacıosmanoğlu, il quale ha annunciato imminenti sanzioni:
«Sappiamo che il calcio turco ha bisogno di un cambiamento. Fornirò alcuni dati per ristabilire l’ordine. Abbiamo iniziato con la comunità arbitrale, che è sia la pupilla che il punto debole del calcio (…). Quarantadue arbitri hanno scommesso individualmente su oltre 1.000 partite. Alcuni arbitri hanno anche scommesso una sola volta su una singola partita. È emerso che la maggior parte delle partite riguardava campionati esteri interessati. A partire da oggi, la nostra commissione disciplinare avvierà le procedure necessarie, deciderà rapidamente e imporrà le sanzioni necessarie in conformità con le nostre istruzioni».
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L’indagine prende di mira gli arbitri, ma si prevede che verrà estesa ad altre figure importanti del calcio turco. «Il nostro dovere è portare il calcio turco al posto che merita, purificandolo da tutte le impurità che lo caratterizzano. Lo faremo entro il termine stabilito da Allah. L’ho detto all’inizio del mio discorso: se vogliamo un calcio turco pulito ed etico, condurremo questa lotta con tutti i membri della famiglia calcistica. Quindi mi appello ai nostri club. Abbiamo iniziato con gli arbitri. I miei colleghi del consiglio di amministrazione e io stiamo conducendo un’indagine anche con le istituzioni pubbliche. Presto riferiremo al pubblico», ha affermato Hacıosmanoğlu.
Una presa di posizione chiarissima, accolta con favore dai principali club turchi. Sia il Galatasaray che il Trabzonspor che il Fenerbache si sono infatti già espressi pubblicamente mostrando il loro sostegno alla Federazione. “Questa è una posizione storica del calcio turco, che mette in discussione il proprio operato e cerca di correggere gli errori del passato. Resta da vedere se queste azioni e questa consapevolezza porteranno a una vera rivoluzione all’interno del calcio turco”, conclude Footmercato.









