Tifosi Napoli fermati a Eindhoven, il M5S: «Grave discriminazione, chiederemo conto alla Commissione europea»
Carotenuto (M5S): «sono stati espulsi perché giravano in gruppo per il centro di Eindhoven la sera prima della partita. Negato il diritto alla mobilità»

A Napoli supporter waves a flag with the image of late Argentine football legend Diego Maradona before the Italian Serie A football match between Napoli and Cagliari at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on May 23, 2025. (Photo by Carlo Hermann / AFP)
Più di duecento tifosi del Napoli sono stati fermati dalla polizia a Eindhoven e questa sera ci sarà il match di Champions League tra gli azzurri e il Psv.
Tifosi del Napoli fermati a Eindhoven: le dichiarazioni dal Movimento 5 Stelle
Il parlamentare del Movimento 5 Stelle Dario Carotenuto ha dichiarato sull’accaduto:
«Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una grave discriminazione nei confronti dei tifosi napoletani, che come apprendiamo anche dalle autorità olandesi, nonostante non avessero compiuto nessuna azione illegale, sono stati espulsi perché giravano in gruppo per il centro di Eindhoven la sera prima della partita. Mi sembra che alcuni Paesi dell’Ue scelgano di applicare le regole a proprio piacimento è questo è inaccettabile, il governo chiarisca perché ad alcuni cittadini italiani viene negato il diritto alla mobilità, parliamo di persone che hanno comprato un regolare biglietto, magari lavoratori che hanno fatto un sacrificio economico per seguire la propria squadre del cuore e che non possono essere trattati da criminali».
Danilo Della Valle, eurodeputato dello stesso partito politico, ha aggiunto:
«Nelle prossime ore depositerò un’interrogazione scritta alla Commissione europea per fare luce su quella che appare come una limitazione preventiva e collettiva della libertà di movimento, pilastro fondamentale dello spazio Schengen e dell’Unione Europea. La libertà di circolazione è un valore imprescindibile dell’Unione Europea. Non si possono giustificare sospensioni generalizzate e arbitrarie dei diritti fondamentali dei cittadini senza chiare evidenze per l’incolumità della pubblica sicurezza».