Mourinho in polemica con lo Sporting e gli arbitri, l’allenatore: «Lascio a voi questo rumore»

Lo Special One aveva detto ieri: «La finale della scorsa Coppa è stata un lavoro sfortunato dell’arbitraggio, incluso il Var, che a volte è più importante degli arbitri in campo».

Mourinho

Portuguese coach Jose Mourinho attends a press conference during his official presentation as new Benfica coach at the Benfica Campus training center in Seixal, on the outskirts of Lisbon, on September 18, 2025. Benfica sacked Portuguese coach Bruno Lage following their defeat to Qarabag on September 16, 2025 evening in the Champions League, and contacted Jose Mourinho the next day to hire him. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)

Il gesto delle manette a Tagliavento, le polemiche con Chiffi e quella notte maledetta a Budapest con la Roma, targata Taylor, mai digerita da José Mourinho. L’ex tecnico del Fenerbahce – che anche in Turchia si era lamentato dei fischietti spesso e volentieri – torna ad attaccare gli arbitri anche dal Portogallo. Stasera in campo il Benfica, contro il Chaves: il tecnico José Mourinho ne ha approfittato per mandare una stilettata ai rivali dello Sporting, spiegando ieri in conferenza stampa: «La finale della scorsa Coppa è stata un lavoro sfortunato dell’arbitraggio, incluso il Var, che a volte è più importante degli arbitri in campo».

Pronta dunque la risposta dell’allenatore dello Sporting, Rui Borges: «La coppa è nel nostro museo perché siamo stati i migliori.  Tutto il resto del rumore è roba vostra. È nel museo per merito. Per tutti gli insuccessi che abbiamo dovuto affrontare».

Poi ha anche aggiunto in merito alle parole di Mourinho: «Sono concentrato su quello che possiamo fare. C’è molto clamore attorno allo Sporting. È un segno che siamo vincenti. Sapere che lotteremo per un trofeo che è esposto nel nostro museo, che possiamo godercelo, è bello. Dobbiamo difendere ciò che abbiamo conquistato. È qualcosa che mi riporta alla mente molti ricordi perché venivo dal basso, avere i miei genitori sugli spalti… è questo che rende speciale la Coppa per me, ed è lì, nel museo, con i nostri nomi sopra».

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