Mbappé ha pagato un poliziotto francese 60mila euro, nessuna sanzione per il momento (Le Parisien)

Per l'uomo di 57 anni, che fa parte della squadra mobile della Nazionale, era stato proposto il pensionamento anticipato. Nel 2023 Mbappé usufruì di lui durante i viaggi in Africa.

Mbappé, Real Madrid, Mbappè

Db New Jersey (Stati Uniti) 09/07/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Paris Saint Germain-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kylian Mbappe'

In Francia scoppia un ulteriore caso legato a Kylian Mbappé. L’attaccante del Real Madrid avrebbe donato nell’estate 2023 circa 60mila euro a un ufficiale di polizia, Mohamed S. Ma dopo un’indagine dell’Igpn (Ispettorato generale della polizia nazionale), il poliziotto non ha ricevuto alcuna sanzione.

Scoppia un altro caso legale con Mbappé protagonista

Le Parisien scrive:

Preso di mira da un’indagine dell’Igpn dopo aver ricevuto una donazione di 60.300 euro da Kylian Mbappé, Mohamed S. è stato convocato da un consiglio disciplinare. Era responsabile della sicurezza della Nazionale francese dal 2004, ma alla fine dell’udienza non ha ricevuto alcuna sanzione. Anzi, sta già lavorando con il gruppo del ct Deschamps. L’uomo di 57 anni, che fa parte della squadra mobile dei Bleus, è stato criticato per una mancanza di “lealtà”. Hanno cercato di scoprire se l’importo ricevuto corrispondesse a una donazione o a un beneficio per la protezione individuale privata durante i viaggi di Mbappé in Camerun e nel Vaucluse. I rappresentanti dell’Igpn che siedono nel consiglio disciplinare hanno proposto una sanzione sottoforma di pensionamento anticipato. Ma è stata respinta all’unanimità dai rappresentanti sindacali, che costituiscono la metà del Consiglio. Ora la Direzione generale della polizia nazionale dovrà decidere nei prossimi mesi cosa fare. Nel giugno 2023, Kylian Mbappé aveva anche pagato 30mila euro ai quattro capi brigadieri che gestivano la sicurezza della Nazionale francese. Secondo i legali del calciatore, tutto era stato fatto nel rispetto delle regole.

La mamma del giocatore: «Quando i tifosi lo acclamano o lo fischiano, è allora che perdi tuo figlio»

L’Équipe ha fatto una gran doppietta: una (splendida) intervista a Kylian Mbappé e una anche alla madre: la ormai famigerata Fayza Lamari. Mamma Mbappé si lascia andare, si sfoga anche un po’. Non sono risposte diplomatiche.

“Quando i tifosi lo acclamano o lo fischiano, è allora che perdi tuo figlio. Lui appartiene a tutti, tranne che a te. In realtà, a quel livello, non ha tempo per niente se non per il calcio. Quando vuoi davvero dedicarti a questo con passione, con serietà, non c’è molto tempo per altro. Non sono sicura che avrei voluto vivere così, ma è una sua scelta. Perché, al di là del pallone, non hai vita“.

“Non mi piace la parola icona. A volte mi spaventa, mi rattrista. Si parla solo di fama, ma poco delle aspettative che genera e di tutte le conseguenze. Sono più orgogliosa dell’uomo che è diventato che del giocatore”.

Proteggere un figlio che diventa “così potente”: “Una madre proteggerà sempre suo figlio, indipendentemente dall’ambiente in cui si trova, che sia al Real Madrid o in un ospedale di Bobigny. Una madre è una madre. Ma non è la fama che isola, è il giudizio”.

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