Caso Osimhen, i legali del Napoli: «stupore per la diffusione sulla stampa di atti di indagine riservati»
All'Ansa: «Si tratta di frasi estrapolate da un contesto dialettico ben più ampio, che solo se considerato nella sua interezza e con serena obiettività consente di coglierne il reale significato»
Dc Napoli 28/04/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Domenico Cippitelli/Image Sport
nella foto: esultanza gol Victor Osimhen
Nelle ultime ore sono state pubblicate da ‘Repubblica‘ alcune frasi intercettate dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’indagine sulle presunte plusvalenze nell’acquisto da parte del Napoli di Victor Osimhen dal Lilla nel 2020. Un caso che tiene ancora banco. I legali del Napoli non ci stanno e hanno deciso di dire la loro, tramite una nota affidata all’Ansa.
Caso Osimhen, la nota dei legali del Napoli
“«Non emerge un disegno illecito, bensì la normale dinamica di una trattativa legata alla compravendita di calciatori, fisiologica nel settore e priva di profili penalmente rilevanti». Ciò è quanto sostiene, in una nota, il collegio difensivo della Società Sportiva Calcio Napoli Spa esprimendo nel contempo «stupore per la diffusione sulla stampa di atti di indagine che, per la loro natura, avrebbero dovuto rimanere riservati. E la cui pubblicazione viola espressamente il divieto stabilito dalla legge, contravvenendo ai principi di riservatezza e tutela del diritto di difesa»”.
L’Ansa continua con alcune delle frasi incriminate.
“«Non devi scrivere nulla. Tracce nelle mail non ne lasciano. A voce quello che ti pare», è una delle frasi intercettate tra Giuseppe Pompilio e Cristiano Giuntoli, allora rispettivamente vicedirettore sportivo e direttore sportivo del club. Il procedimento è ancora in corso: la prossima udienza davanti al Gup in cui si deve discutere la richiesta di rinvio a giudizio del patron del Napoli Aurelio De Laurentis e di altri imputati, è in programma il 6 novembre prossimo”.
La nota dei legali si conclude così: “«Si tratta di frasi estrapolate da un contesto dialettico ben più ampio, che solo se considerato nella sua interezza e con serena obiettività consente di coglierne il reale significato. Inoltre a ulteriore dimostrazione della totale irrilevanza, ai fini accusatori, delle frasi riportate nell’articolo, giova rilevare che gli stessi interlocutori richiamati dal giornalista sono stati già ampiamente sentiti dai Pubblici Ministeri, e ciò unicamente in qualità di persone informate sui fatti. E in quella sede hanno fornito spiegazioni puntuali, chiare e convincenti, tali da escludere qualsiasi effettiva rilevanza probatoria delle stesse»”.
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