La trasferta dei tifosi ebrei del Maccabi vietata a Birmingham è una macchia vergognosa per il Regno Unito (Telegraph)

"La polizia ha messo nero su bianco che non è in grado di proteggerli. Invece le marce pro-Palestina nel cuore di Londra si possono fare"

Amsterdam Ajax-Maccabi Francia-israele

Supporters of Maccabi Tel Aviv hold flags at Dam square ahead of the Europa League football match between Ajax and Maccabi Tel Aviv, in Amsterdam on November 7, 2024. (Photo by Jeroen Jumelet / ANP / AFP) / Netherlands OUT

“Ora lo abbiamo scritto nero su bianco: l’ammissione da parte di una forza di polizia britannica di non essere effettivamente in grado di proteggere i tifosi di calcio ebrei in visita sul suolo britannico”. Per Oliver Brown “è, comunque la si voglia vedere, un momento vergognoso. La trasferta dei tifosi del Maccabi Haifa vietata a Birmingham per la partita di Europa League con l’Aston Villa, presa dalla polizia per paura di incidenti, non è piaciuta all’editorialista più conservatore del Telegraph. E nemmeno al primo ministro britannico, se è per questo.

“Solo lo scorso fine settimana, a poche ore dall’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza – continua Brown – enormi quantità di risorse della polizia sono state dirottate per proteggere le marce pro-Palestina nel cuore di Londra, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone. Ma per quanto riguarda la sicurezza di poche centinaia di tifosi del Maccabi Tel Aviv per le strade di Birmingham? Troppo fastidio. È un livello di incoerenza che fa girare la testa.

“La priorità, si potrebbe pensare, dovrebbe essere quella di reprimere il virulento antisemitismo che ha reso pericoloso per gli israeliani assistere alle partite in questo Paese. Purtroppo, la polizia ha scelto una risposta più cruda, limitandosi a vietare del tutto ai tifosi del Maccabi di assistere alle partite”.

Khan, il sindaco di Londra, “era al settimo cielo quando la polizia cedette a tanta agitazione, sostenendo che la reazione era “benvenuta”. Ha persino avuto il coraggio di fare il paciere, dichiarando: “Ora è il momento di allentare le tensioni, mettere da parte le divergenze politiche e concentrarsi di nuovo sul calcio”. In effetti, è piuttosto azzardato invitare alla calma quando si è appena sostenuto il divieto di ingresso per tutti i tifosi dell’opposizione con il pretesto che non si ha molto a cuore il loro Paese d’origine. Non c’è da stupirsi che Khan sia stato sommerso da domande indignate su come si sarebbero sentiti i suoi elettori ebrei. Avrebbe adottato una posizione così sfacciatamente discriminatoria se ci fossero stati dei tifosi musulmani di mezzo?”.

“Si intuisce che questa è la scintilla che accenderà una polveriera politica. Quando apparentemente si ha una regola per chi insiste con vaste manifestazioni pro-Palestina e un’altra per gli israeliani che vanno a una partita di calcio, il risultato non può che essere una macchia sulla reputazione della Gran Bretagna”.

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