La stampa africana attacca: se Anguissa fosse europeo o brasiliano sarebbe il miglior centrocampista al mondo

E di Conte dice: "Siamo felici di poter lavorare con Conte, non mi sento sottovalutato. Durante la partita dobbiamo imparare a gestire con calma" (Actucameroun)

Anguissa Africa

Cameroon's midfielder #08 Andre-Frank Zambo Anguissa fights for the ball with Switzerland's midfielder #10 Granit Xhaka during the Qatar 2022 World Cup Group G football match between Switzerland and Cameroon at the Al-Janoub Stadium in Al-Wakrah, south of Doha on November 24, 2022. (Photo by Glyn KIRK / AFP)

André-Frank Zambo Anguissa è nato a Yaoundé, la capitale del Camerun. Primi passi da calciatore nel Cotonsport Garoua, una delle più importanti squadre del Camerun, per poi passare gratuitamente allo Stade Reims, in Francia, venendo aggregato alla formazione giovanile del club. Poi l’Olimpique Marsiglia. Orgoglio Camerun, orgoglio dei Leoni. Il che pone una domanda ai quotidiani africani: se fosse europeo o brasiliano non sarebbe già il miglior centrocampista del Mondo? Se lo chiede Actucameroun.

Anguissa orgoglio del Camerun

André-Frank Zambo Anguissa continua a fare notizia in Italia. Il centrocampista camerunense, eroe della serata contro il Lecce, ha assicurato la vittoria al Napoli con un gol decisivo. Questa straordinaria prestazione, l’ennesima, gli è valsa il premio di “Man of the Match”, il suo quinto in nove partite di Serie A in questa stagione. Dopo la partita, Zambo Anguissa ha parlato del suo allenatore, Antonio Conte, facendo un velato riferimento al coloritissimo rimprovero che Anguissa ha ricevuto quando ha sbagliato un appoggio che poteva essere letale, lui giocatore autore di una prestazione monumentale ieri. “Personalmente, non mi sento sottovalutato. Sappiamo che l’allenatore è una persona che ha sempre quella voglia, quella competitività, quella grinta. Siamo felici di poter lavorare con lui, ma a volte, durante la partita, dobbiamo anche mantenere la calma e gestire la partita, perché non è facile. Capisco che, per lui, lì a bordo campo, sia difficile, perché vuole vincere, ed è per questo che ci mette sempre pressione”.

In sole nove giornate, il camerunense si è affermato come uno dei giocatori chiave del Napoli di Conte. La sua influenza è assoluta, il suo impegno impressionante, la sua costanza notevole. Eppure, il riconoscimento mediatico sembra ancora limitato. Perché se Zambo Anguissa fosse europeo o brasiliano, non c’è dubbio che il suo nome sarebbe in lizza per il titolo di miglior centrocampista del mondo. Ma le etichette non contano: in campo, il giocatore cresciuto nelle giovanili dell’OM parla il linguaggio universale del calcio: quello della maestria, dell’impatto e della leadership. Il Napoli può essere soddisfatto: con Zambo Anguissa a questo livello tutto è possibile.

 

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