Al Liverpool niente lanci lunghi e rimesse laterali, Slot: «non è così che si vincono i campionati»

Secondo Slot, questa tendenza è nata proprio come reazione al successo del Liverpool: molte squadre ora preferiscono difendersi basse e affidarsi a lanci lunghi.

Slot Liverpool jota

Liverpool's Dutch manager Arne Slot celebrates after the English Premier League football match between Liverpool and Tottenham Hotspur at Anfield in Liverpool, north west England on April 27, 2025. Liverpool won the match 5-1, making them the winners of the Premier League title. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

La Premier League sta cambiando: lanci lunghi e rimesse laterali. Gioco spezzettato e primo comandamento non far giocare gli altri. Addio al Guardiolismo fatto di palleggi e verticalizzazioni. Ma c’è chi non ci sta: Arne Slot, allenatore del Liverpool non seguirà questa tendenza, né ora, né mai. Ne parla il Times

Slot nuota controcorrente rispetto alla Premier: Le grandi squadre non giocano così

Una serie di tre sconfitte in una settimana prima della sosta per le nazionali ha acceso i riflettori sull’evoluzione del Liverpool campione, ma la risposta di Slot è stata quella di restare fedele ai propri principi, non di allontanarsene. Il tecnico olandese vuole continuare a nuotare controcorrente, a partire dalla sfida contro il Manchester United ad Anfield, e crede che alcuni dei costosi acquisti estivi — in particolare Alexander Isak — siano ora pronti a guidare la squadra fuori da un periodo di transizione difficile e a riaffermarne la forza. «Quel tipo di gioco fatto di lanci lunghi e seconde palle non è lo stile con cui si vince questo campionato da almeno vent’anni», ha spiegato Slot. «Non lo fanno Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid, Liverpool o Manchester City. È però una risposta legittima quando si gioca contro squadre di quel livello: contro il City, contro l’Arsenal, contro il Chelsea».

Una tendenza nata in reazione al titolo del Liverpool

Secondo Slot, questa tendenza è nata proprio come reazione al successo del Liverpool: molte squadre ora preferiscono difendersi basse e affidarsi a lanci lunghi. Lo United lo aveva già fatto a gennaio, riuscendo a strappare un 2-2 ad Anfield. L’allenatore ammette che i Reds hanno sofferto contro avversari che usano queste tattiche. Ha analizzato nel dettaglio le prestazioni: «Abbiamo subito nove gol in campionato: quattro da palla inattiva, due in contropiede e tre su azione. Concediamo troppe situazioni da cross, soprattutto sulle fasce. Dobbiamo sistemare questo». E aggiunge: «Se perdi tre partite di fila e indossi la maglia del Liverpool, non importa chi hai davanti: devi reagire».

Slot Vuole che il Liverpool torni a essere pericoloso su calci piazzati e ritrovi quella scintilla di creatività che l’anno scorso aveva spesso il volto di Mohamed Salah. A 33 anni, però, l’egiziano non può portare da solo il peso dell’attacco. Per questo il club ha investito 320 milioni su Florian Wirtz, Hugo Ekitike e Alexander Isak. Dopo settimane di lavoro per ritrovare la condizione, il 26enne svedese ora è pronto, dice Slot, «al cento per cento». «Cosa mi aspetto da lui? Gol», ha sorriso l’allenatore. «Ma anche la leadership nel pressing. È un numero 9 del Liverpool, e deve segnare: è quello che ha sempre fatto. Se è in forma, la squadra continuerà a creare le occasioni migliori e a tirare più di chiunque altro in Premier League».

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