Senza Rrahmani, può essere l’ora di Beukema. Conte l’ha provato con Buongiorno (Repubblica)
I due hanno giocato in coppia l’amichevole disputata contro l’Avellino. È Beukema l'alternativa di Rrahmani. Fin qui non ha giocato un minuto
Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport
nella foto: Sam Beukema
Senza Rrahmani, può essere l’ora di Beukema. Conte l’ha provato con Buongiorno (Repubblica)
Nessuno si illude che Rrahmani possa recuperare per Firenze né per Manchester. La domanda è. adesso che succede? Conte insisterà con Juan Jesus che è sceso in campo nelle prime due giornate per l’assenza di Buongiorno? Oppure farà esordire Beukema acquisto estivo costato 31 milioni?
Repubblica ricorda che
Beukema ha voluto fortemente l’azzurro e rappresenta l’alternativa di Rrahmani nel gioco delle coppie che ha caratterizzato il rinforzamento dell’organico dei campioni d’Italia. «Con Beukema ci vuole pazienza» , ha spiegato Conte in merito all’inserimento dell’ex Bologna, ma il ko di Rrahmani potrebbe velocizzare il suo inserimento dopo la panchina nelle prime due partite di campionato.
Venerdì pomeriggio, Buongiorno ha giocato proprio in coppia con Beukema l’amichevole disputata contro l’Avellino. Il tandem è inedito, ma potrebbe diventare la soluzione di Conte già alla ripresa contro la Fiorentina. Ma tutto dipenderà da Rrahmani.
Beukema: «al Napoli non puoi dire di no. Questa squadra è una religione»
«A questo club non puoi dire di no. Soprattutto adesso». Con queste parole, Sam Beukema racconta le prime emozioni da giocatore del Napoli in un’intervista esclusiva concessa al quotidiano olandese De Telegraaf. Il difensore, arrivato in questa finestra di mercato parla dei ricordi al Bologna, dell’accoglienza dei tifosi azzurri, della sua ammirazione per De Bruyne e dell’esempio di Ruud Krol. Di seguito l’intervista:
Beukema sul Napoli:
«A questo club non puoi dire di no. Soprattutto adesso. È campione, gioca la Champions e ha già preso Kevin De Bruyne. Dopo due anni in Italia so bene cosa rappresenta questa squadra. I tifosi sono ovunque, anche fuori dai confini. La cosa assurda è che non sono ancora stato in città. Appena arrivato siamo partiti subito per 25 giorni di ritiro. Siamo appena tornati. Non vedo l’ora di visitarla, deve essere incredibile. I miei genitori ci sono già stati. Mi hanno detto: questa squadra è una religione. E io non ho ancora giocato nemmeno una partita in casa».
Beukema prosegue: «Dove negli altri club tutto finisce, qui comincia. Davanti al cancello i tifosi si gettano letteralmente sotto le auto. Sono pronti a dare la vita per un autografo dei loro idoli. Due settimane fa eravamo in ritiro in Abruzzo, amichevole contro il Girona. Al mattino, dieci ore prima della partita, abbiamo fatto solo allenamento atletico, senza toccare il pallone. Eppure lo stadio di Castel di Sangro, a due ore da Napoli, era già pieno. La gente aveva paura di non trovare posto la sera. Devo assolutamente vedere il murale di Maradona e respirare l’atmosfera della città».
Krol?
«Ruud mi ha detto: se dai tutto e tratti la gente con rispetto, loro ti abbracceranno e non ti lasceranno mai più. È quello che è successo anche a lui, oltre a ciò che ha significato come giocatore. Lo apprezzano tantissimo, ancora oggi. Spero che accolgano così anche me».
De Bruyne?
«Parliamo molto. Delle sue esperienze al Manchester City, del mio tempo a Bologna. Non cerco di guardare in su o in giù verso nessuno, ma è fantastico conoscerlo come calciatore e come persona. Kevin è un grande, un ragazzo normalissimo».
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