A Napoli rimpiangono il risolvi-problemi Raspadori che in Nazionale si sente come a casa (Gazzetta)

"È arrivato a quota 10 gol come Cassano, Insigne e Zola. Non smette mai di accendere il motore e le idee, può incidere perché ha un dna unico"

Raspadori

Db Reggio Emilia 09/06/2025 - qualificazioni Mondiali 2026 / Italia-Moldova / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Giacomo Raspadori ancora una volta è entrato e ha propiziato un gol, oltre ad aver servito due assist. È un giocatore (noi lo diciamo da sempre) con la dannazione di essere nato vintage ma sicuramente in grado di incidere in ogni sistema di gioco. Vede la porta. Sa giocare coi compagni ma va al sodo: calcia e segna. Ha tecnica e anche fisico coi limiti del suo baricentro basso. Jolly assoluto per qualunque squadra. Come racconta la Gazzetta in focus, ora è a 10 gol come Cassano, Zola e Lorenzo Insigne.

Raspadori in Nazionale si trova nel giardino di casa sua, a Napoli lo rimpiangono già (Gazzetta)

Si legge così sulla Rosea:

“A quota 10 ci sono Antonio Cassano, Gianfranco Zola, Lorenzo Insigne. A quota dieci gol azzurri, da qualche ora, c’è anche Raspadori. […] A settembre, di solito, ci facciamo male. A volte, molto male: così dice la nostra storia. A settembre, stavolta, rialziamo la testa seppur dentro una sfida dal grado di difficoltà non da effetti speciali: ma, per ora, va bene così. «È difficile spiegare il motivo dei nostri alti e bassi recenti, è andata così, peccato. Adesso abbiamo, o dobbiamo avere, uno spirito diverso…», sottolinea l’uomo della provvidenza.

 «Uno o due assist? Credo – sorride – che siano due, mi prendo anche quello fatto a Retegui». Dal primo minuto o dalla panchina, Raspa non stacca mai perché, alla fine, il suo contributo si trasforma in oro. E ora che è volato in Liga, da quota dieci il suo mondo colorato di azzurro è ancora più bello e significativo: l’ex campione d’Italia – due i titoli vinti con il Napoli, con Luciano Spalletti e Antonio Conte – sa che può incidere in Nazionale in virtù di un dna unico. Scamacca è ko, Kean e Retegui viaggiano alla stessa velocità, Pio Esposito non ha paura di sbagliare, Raspadori non smette mai di accendere il motore e le idee.

Il ruolo che il ct Gattuso gli ha chiesto di rivestire lo ha messo davanti a compiti inediti: «Ma lasciamo stare Cassano, Zola, Insigne… io mi godo i miei numeri e lavoro per farmi trovare pronto», saluta. Spesso ci riesce. Sotto al Vesuvio c’è già chi lo rimpiange: il jolly risolvi problemi non c’è più. Jack, in azzurro, si trova come nel giardino di casa: cambiano i ct, non cambia il suo modo di vivere le partite. Entusiasmo, duttilità, sensibilità al pericolo :Raspadori batte sempre un colpo.”

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