Mbappé si lamenta delle troppe partite: «Impossibile giocare 60 match di alto livello all’anno»

L'attaccante in conferenza stampa: «Puoi essere preparato fisicamente, ma in termini di livello no. Non è solo una questione di partite, ma di recupero. Serve un po' più di riposo per rigenerare il corpo»

Mbappé, Real Madrid, Mbappè

Db New Jersey (Stati Uniti) 09/07/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Paris Saint Germain-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kylian Mbappe'

Kylian Mbappé torna a lamentarsi del calendario troppo congestionato e del numero di partite che un top calciatore come lui è “costretto a disputare” ogni anno. Lo fa direttamente in conferenza stampa dove presenta il match che la Francia giocherà domani per le qualificazioni al prossimo mondiale.

Mbappé si lamenta: «Si gioca troppo»

Le sue parole riportate da Le Parisien:

«Non so se siamo pronti per una stagione da 60 partite. Dalla mia esperienza calcistica e da tifoso informato, non ricordo di aver mai visto un giocatore che abbia giocato 60 partite ad alto livello. C’è sempre un livello da mantenere. Ho visto alcuni, considerati i migliori giocatori della storia, o altri leggermente meno bravi, giocare altrettante partite. Ma non essere mai al meglio per 60 partite. Per me, non è possibile. Puoi essere preparato fisicamente, ma in termini di livello, no».

«La scorsa stagione, c’è stata una totale mancanza di chiarezza. Ho avuto questo virus che pensavamo fosse un virus intestinale. Alla fine non lo era. Abbiamo solo bisogno di riposare un po’ di più. Capisco i tifosi che vogliono che giochiamo di più. Possiamo giocare lo stesso numero di partite, ma con un po’ più di riposo per rigenerare il corpo e affrontare lo stesso carico di partite. È un dibattito tra sordi, perché la gente non dirà che giochiamo troppo e che guadagniamo un sacco di soldi. Questo può durare anni. Non è solo una questione di partite, ma di recupero».

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«Al Mondiale per Club, ho visto squadre giocare amichevoli per la stagione 2025-2026, mentre noi eravamo ancora nella stagione 2024-2025. Dobbiamo approfondire la questione, ma non è un dibattito in cui abbiamo ragione o torto. Dobbiamo fare un passo avanti. E alla fine, il calcio vincerà perché avremo partite di qualità migliore. Non voglio che noi giocatori arriviamo al punto di dirci: ‘questa partita è una perdita di tempo e la saltiamo’. Non è questo l’obiettivo, perché amiamo il calcio e continuiamo a esserne appassionati».

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