In un anno il Milan ha venduto 24 giocatori su 35. Meno male che non c’era bisogno di vendere (così parlò Furlani)

Il Milan è reduce da un calciomercato a porte non aperte, di più. Tra i superstiti rossoneri, c'è chi rischia in vista del calciomercato invernale

milan furlani Paratici

Db Milano 23/02/2023 - 20° Anniversario di Fondazione Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giorgio Furlani

E meno male che non c’era bisogno di vendere. Le parole di Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, rimbombano nella mente di ciascun tifoso rossonero. I numeri non mentono, a differenza del dirigente sopracitato, e dopo neanche una stagione il Diavolo ha ceduto ben 24 giocatori sui 35 che sono scesi in campo nell’ultimo anno. Una vera e propria rivoluzione, sia economica che tecnica, in conseguenza a un deludente ottavo posto e a una sofferta esclusione da ogni competizione europea.

A tal proposito, La Gazzetta dello Sport entra nel dettaglio e spiega che:

“Sui 27 fotografati nello scatto dell’estate 2024, ben 16 non sono più in città. Spediti a un indirizzo nuovo, diceva De Gregori. In alcuni reparti ovviamente si sta peggio che altrove, ma in generale è stato un mercato unico, nella sua follia. A Milanello sono passati cinque possibili terzini destri e ne fosse rimasto uno: Emerson Royal, Calabria, Terracciano, Walker, Jimenez, tutti via. Se ne sono andati giovani e vecchi (meno giovani, dai), forti e meno forti, praticamente tutti gli attaccanti. Chukwueze, Liberali, Joao Felix, Morata, Jovic, Abraham, Okafor, Camarda, Omoregbe, Sottil”.

Undici i superstiti

Tutti sono importanti ma nessuno è fondamentale, insomma. Il Milan cambia volto alla propria rosa e, a dir la verità, sono stati pochi i giocatori a essere sicuri della permanenza. Ruben Loftus-Cheek, ora pupillo di Allegri, Matteo Gabbia, Christian Pulisic e anche Strahinja Pavlovic (nonostante qualche rumor di troppo). E Rafael Leao? Il portoghese si è visto corteggiato da qualche top club, Bayern Monaco su tutti, senza però affondare mai il colpo e la rosea rivela:

“C’è stato un momento in cui il Bayern ha pensato di fare un’offerta per Rafa Leao. C’è stato un giorno d’estate in cui Youssouf Fofana è stato al centro di voci di mercato dall’Arabia, mai concretizzate. Nessuna delle due ipotesi ha preso corpo e tutto per loro ha continuato a scorrere sereno, per quelle strane concatenazioni di eventi che indirizzano le vite: considerato il potere di acquisto degli acquirenti, un’offerta non avrebbe lasciato il Milan indifferente. Se ne parlerà, semmai, tra sei mesi, ma questa è un’altra storia”.

Tutto qui? No, poiché vi sono anche altre tre storie da raccontare. Quella di Fikayo Tomori, per due volte vicino all’addio, quella di Santi Gimenez, scaricato pubblicamente da Igli Tare prima della sfida contro il Lecce, e Mike Maignan, per settimane vicino al trasferimento al Chelsea:

“Tre giocatori, più di altri, hanno rischiato: ci sono stati giorni in cui sono stati più fuori che dentro dal Milan. Il Chelsea a inizio estate ha messo Mike Maignan in cima alla sua lista per la porta e ha pensato seriamente di portarlo al Mondiale per club. Fikayo Tomori invece ha rischiato a gennaio. Rischiato grosso, grossissimo. Il Milan ha trovato un accordo con la Juventus prima e il Tottenham poi, così Fik per due volte ha detto “thanks but no, thanks”, grazie ma no, grazie, io resterei qui. Il senso: o mi dite che sono di troppo oppure io rimando al Milan. Nessuno glielo ha mai detto. Santi Gimenez è un passo oltre tutti. Più di Maignan, è stato vicino all’addio. Più di Tomori, ha rischiato di giocare per un’avversaria del Milan. Gasperini ha visto in lui qualcosa e nelle ultime 48 ore di mercato lo scambio con Dovbyk ha riempito siti e discussioni sui social”.

Leggi anche: Al Milan c’è un solo comandamento: non avrai altro Dio all’infuori della plusvalenza. Ad Allegri stanno vendendo tutti

Per concludere, dunque, il Milan si rifà dalla testa ai piedi ma si ritrova con una rosa stretta, seppur impegnato tra il solo campionato, la Coppa Italia e la breve parentesi Supercoppa. Le tante cessioni hanno saputo ripianare il buco dalla mancata qualificazione in Champions League, ma gli addii certificano il completo fallimento del famoso “gruppo di lavoro” formato da Furlani, Moncada e Zlatan Ibrahimovic. Di seguito, tutti i giocatori ceduti dal Milan in questa sessione estiva di calciomercato.

Kalulu, Pellegrino, Reijnders, Jovic, Walker, Sottil, Joao Felix, Abraham, Camarda, Theo Hernandez, Sportiello, Pobega, Vasquez, Emerson Royal, Liberali, Terracciano, Thiaw, Lazetic.

Correlate