Grealish: «Arbitro intimidito dai tifosi del Liverpool, mi ha ammonito per una punizione battuta velocemente»
È successo nel derby tra Liverpool ed Everton vinto da Slot per 2-1. Lo racconta il Telegraph: «Una cosa mai vista. Non sapevo esistesse questa regola. Si è fatto influenzare da Anfield»

Db Manchester (Inghilterra) 18/09/2024 - Champions League / Manchester City-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jack Grealish
Il derby del Merseyside tra Liverpool ed Everton si è chiuso con non polemiche accese: Jack Grealish, protagonista del gol dell’Everton, ha puntato il dito contro l’arbitro Darren England accusandolo di essersi lasciato condizionare dal clima di Anfield. Al centro della contestazione ci sono cartellini giudicati eccessivi, tempi di recupero ridotti e decisioni che – secondo i Toffees – hanno favorito il Liverpool, poi vittorioso 2-1. Ne parla il Telegraph, che racconta il post-gara vissuto dall’ex giocatore del City.
Grealish ha accusato l’arbitro di farsi influenzare dal pubblico del Liverpool (Telegraph)
Si legge così sul quotidiano britannico:
“Grealish è stato ammonito dopo il fischio finale della sconfitta per 2-1 dell’Everton […] L’arbitro England ha assegnato in totale tre cartellini gialli, incluso un’ammonizione bizzarra a Dewsbury-Hall per aver battuto rapidamente una punizione al 78esimo […]
«Ovviamente stavano cercando di rallentare il gioco, non ho mai visto in tutta la mia vita un giocatore ricevere un’ammonizione per aver battuto una punizione velocemente» ha detto Grealish. «Non so da dove sia arrivata questa regola. Persino il recupero, tre minuti e un minuto – non ho mai visto una cosa del genere in Premier League negli ultimi due o tre anni. C’era frustrazione con l’arbitro. A volte vuoi lasciar correre il gioco, lo capisco completamente, ma non puoi non darci qualcosa e poi due secondi dopo uno dei loro difensori cade dopo essere stato toccato sulla schiena e lui gliela dà. Non puoi fare così. Veniamo in questi stadi e il pubblico è su di loro, sento che loro [gli arbitri ndr] sentono di doverlo dare.”