Senza Lukaku, Conte perde l’uomo cardine del suo scacchiere tattico (Corsera)

Capita in una delle poche stagioni in cui Big Rom aveva cominciato regolarmente la preparazione: ritmo alto e intesa con De Bruyne collaudata

Genoa Lukaku

Dc Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku-Johan Vasquez

Senza Lukaku, Conte perde l’uomo cardine del suo scacchiere tattico (Corsera)

L’infortunio di Lukaku è una mazzata doppia. Per il calciatore che adesso sarà costretto a imboccare un lungo tunnel, di cui non si conosce con precisione la lunghezza, e per il Napoli di Conte che dovrà trovare un nuovo centravanti ma che comunque ha perso il proprio riferimento, l’uomo che entrava in tutte le azioni d’attacco.

Ne scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava:

Il verdetto è di quelli terribili, il Napoli riparte in campionato senza la sua punta di diamante. Dovrà farne a meno almeno per quattro mesi e in queste ore il ds Manna monitora, con legittima ansia, un segmento di mercato a cui finora non aveva badato con attenzione. Lukaku si è fermato, Conte non soltanto ha perso il suo centravanti di riferimento, ma l’uomo cardine del suo scacchiere tattico.

È l’imponderabilità di un infortunio — lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra, dovrà operarsi — nel caso del belga il più serio avuto in carriera, che impone al Napoli la ricerca di un centravanti disponibile sul mercato a 4 giorni dall’inizio della stagione.

Lo strappo del belga nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo dell’amichevole con l’Olympiacos, a due ore dalla fine del ritiro di Castel di Sangro, capita in una delle poche stagioni in cui Big Rom aveva cominciato regolarmente la preparazione: ritmo alto e intesa con De Bruyne collaudata.

Il fisioterapista belga di Lukaku: «Lavora duramente sulla prevenzione per evitare questi infortuni, ma non sempre è possibile»

L’infortunio di Lukaku preoccupa e non poco il Napoli, dal Belgio si è parlato di una possibile soluzione chirurgica per accelerare i tempi e risolvere nel miglior modo possibile. Hln ha intervistatoil fisioterapista sportivo Lieven Maesschalck, che lavora da anni a contatto con Romelu Lukaku e lo ha già seguito in altri percorsi di riabilitazione presso il suo centro ‘Move to Cure’ ad Anversa

«Romelu conosce bene il nostro centro da tanto tempo. Abbiamo iniziato a lavorare con lui quando aveva solo 16 o 17 anni. Romelu è un grande atleta, che chiede molto al proprio corpo per via del suo stile di gioco fisico. Non sorprende quindi che capiti. Attenzione: lavora duramente sulla prevenzione per evitare questi infortuni, ma non sempre è possibile. Ci sono fattori che non puoi controllare«.

Leggi anche: Lukaku sarà operato e starà fuori almeno tre mesi: possibile riabilitazione in Belgio

Come reagirà Lukaku a questa nuova battuta d’arresto? «Sarà molto deluso, perché è dipendente dal calcio. Ma conoscendo ‘Rom’, con la sua mentalità, farà di tutto per tornare presto. Dovremo proteggerlo da sé stesso, perché tende a porsi obiettivi che non sono realistici. È il suo carattere. Vuole spingersi oltre, ma bisogna rispettare i tempi della natura».

Il fatto che Lukaku possa lavorare alla riabilitazione in un ambiente a lui familiare è un vantaggio: «Quando c’è fiducia, tutto procede in modo più fluido e semplice. Ma bisogna anche restare obiettivi e porsi traguardi realistici. Non si può scambiare la speranza per la realtà: le cose non funzionano così. Prima discuteremo con il Napoli per mettere a punto un piano. Abbiamo un ottimo rapporto con lo staff medico, conosco bene quelle persone anche dal periodo in cui Dries (Mertens, ndr) giocava lì».

Ricomincerete a lavorare insieme sul percorso di recupero, anche questa volta con un esito positivo? «Tornerà sicuramente al suo vecchio livello, non ci saranno problemi. Ne sono al cento per cento sicuro».

 

 

 

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