Dopo il post social di Elena Di Liddo, la pizzeria si scusa: “Fatta pagare per sbaglio la rimozione dei pomodori”
La nuotatrice aveva postato lo scontrino in cui gli era stato fatto pagare 1,50 euro per la rimozione dei pomodori dalla pizza

Roma 11/09/2019 - Gran Gala' Serata Meravigliosi / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Elena Di Liddo-Simona Quadarella
Ha chiesto di togliere i pomodorini dalla pizza e, per questo, ha pagato un sovrapprezzo di un euro e cinquanta. È quanto successo alla nuotatrice di Bisceglie Elena Di Liddo in una pizzeria della sua città Bisceglie. L’atleta ha denunciato l’accaduto sui social con tanto di foto dello scontrino incriminato.
Il messaggio sui social
“Da Napoli in su se prendi un caffè al bar e ti fanno pagare il bicchiere d’acqua, il meridionale rimane un attimo scosso da un gesto che per noi è quasi scontato (e stiamo parlando di acqua). Ma sedermi in pizzeria (a Bisceglie) e pagare 1,50 euro per una cosa che non ho neanche mangiato (in questo caso dei pomodorini tolti dalla pizza) è veramente triste e a tratti vergognoso. Al limite del legale?”.
Molti utenti, commentando e condividendo il suo post, avevano polemizzato online sulla scelta di far pagare la rimozione di uno degli ingredienti. La risposta della pizzeria Mammamé, però, non si è fatta attendere: i proprietari hanno chiesto scusa dicendo che si è trattato di un errore materiale di cassa.
“L’episodio contestato riguarda un addebito di € 1,50 per una modifica di pizza – spiegano in una nota –. Si è trattato di un mero errore materiale di cassa, visto che, in maniera evidente, la modifica consisteva nella rimozione di un ingrediente e non in un’aggiunta. L’errore, di cui comunque ci scusiamo, riguarda il pre-conto. Sarebbe bastato semplicemente portarlo alla nostra attenzione e avremmo ovviamente corretto”.
I titolari sottolineano inoltre che “a fine pasto sono stati offerti gratuitamente amari e digestivi a tutti i commensali, come gesto di cortesia, senza che sia stata fatta alcuna segnalazione sul pre-conto. Ciò a testimonianza, qualora ce ne fosse bisogno, che l’ospitalità e l’accoglienza sono valori in cui crediamo e mettiamo quotidianamente in pratica”.











