Donnarumma ha i piedi quadrati ma anche Guardiola sa che il portiere deve innanzitutto saper parare (So Foot)

Ederson è bravissimo coi piedi, ha servito otto assist ma tra i pali non è affidabile. Se Gigio andasse al City, sarebbe il primo trasferimento da un club del Qatar a uno degli Emirati arabi

Donnarumma

Db New Jersey (Stati Uniti) 09/07/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Paris Saint Germain-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluigi Donnarumma

Gigio Donnarumma dovrà trovare una nuova squadra entro la fine del calciomercato, e il Manchester City sembra essere in vantaggio su tutte, nonostante Pep Guardiola prediliga il gioco con i piedi da parte del portiere, punto debole dell’estremo difensore italiano.

Il City punta su Donnarumma nonostante non sia abile col gioco di piedi che predilige Guardiola

So Foot scrive:

Dieci anni fa, per le stesse critiche dal suo debutto da professionista, Gianluigi Donnarumma non si è mai veramente evoluto: sempre bravo sulla linea di porta, ma preoccupante con il gioco di piedi. Ora, anche se non sembra compatibile con il gioco di Guardiola, andare al Citu sembra la mossa giusta dell’estate. Chi si rifiuterebbe di acquistare il portiere titolare dei vincitori della Champions League? Non certo il Manchester City. In quattro anni a Parigi, l’italiano ha subito molte critiche ma ha finito per mettere tutti d’accordo durante l’ultima Champions con diverse prestazioni epocali contro Manchester City, Liverpool, Aston Villa e Arsenal. Tuttavia, lascia la capitale francese nel rumore di piatti rotti.

Ederson ha servito otto assist con il City, di cui quattro nella scorsa stagione; inoltre, ha nelle statistiche anche un tiro in porta con cui ha battuto  il record mondiale per la distanza più lunga (75,35 metri). 

Ma allora, perché un allenatore che è così ossessionato col gioco di piedi dei suoi portieri, vuole separarsi da Ederson per provare a prendere Donnarumma famoso per i suoi piedi quadrati? Perché il brasiliano non è così affidabile sulla linea di porta. Nonostante i suoi 196 centimetri, l’impatto del portiere italiano tra i pali non è mai stato messo in discussione. Soprattutto perché i suoi difetti non hanno impedito di vincere la Champions League, a riprova che il ruolo primario del portiere è difendere prima di attaccare. Firmando per il City, Donnarumma rientrerebbe tra i più grandi colpi dell’estate nel Vecchio continente. A livello sportivo, certo, ma non solo, perché quando si parla di Manchester City e Paris Saint-Germain, si tiene conto anche degli interessi geopolitici. Dal passaggio del club inglese sotto la bandiera degli Emirati (2008) e dall’acquisizione del club francese da parte di Qatar Sport Investments (2011), nessun giocatore si è mai trasferito dall’uno all’altro.

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