Diritti tv, Abodi apre alla fine della concessione a un solo operatore (il teorema De Laurentiis)
Sole 24 Ore. Broadcaster preoccupati, i club no. Intanto gli ascolti della prima giornata fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno

Diritti tv, Abodi apre alla fine della concessione a un solo operatore (il teorema De Laurentiis)
Mentre pare che gli ascolti tv della prima giornata siano in aumento, si registrano da Rimini dichiarazioni del ministro dello Sport Andrea Abodi in scia al teorema De Laurentiis.
Abodi a Rimini ha detto che il sistema di assegnazione dei diritti tv potrebbe essere a una svolta:
Il disegno di legge farà il suo corso, con un’attenzione particolare alla mutualità (punto contestato dai club di Serie A) e all’investimento in infrastrutture e settori giovanili. L’idea è però anche di eliminare la “no single buyer rule”, ovvero il divieto di assegnare i diritti Tv a un solo operatore, per rendere il campionato «più dinamico, flessibile e commercialmente efficace». La scelta potrebbe aprire scenari inediti sul fronte delle trattative. Qui i club sono più aperti. Al contrario dei broadcaster, però, che certamente non farebbero salti di gioia.
Il Sole 24 Ore scrive anche che gli ascolti della prima giornata hanno registrato un’impennata rispetto allo scorso anno.
La Serie A riparte con il piede giusto per quanto riguarda gli ascolti, in controtendenza con la tradizionale pausa estiva. Digitalia, la controllata di Publitalia del gruppo Mfe-Mediaset che gestisce la raccolta pubblicitaria per Dazn sulla Serie A, qualifica quella appena terminata come la migliore prima giornata di Serie A degli ultimi tre anni. I dati elaborati dallo Studio Frasi per Il Sole 24 Ore segnalano ascolti cumulati di 5,7 milioni fra Dazn e Sky: 307 mila spettatori in più, per una crescita percentuale del 5,7%.
Diritti tv, bene gli ascolti della prima giornata di Serie A
Scrive il quotidiano:
La prima giornata ha totalizzato su Dazn (che fino al 2028-29 si è aggiudicata i diritti di tutti i match di Serie A per una cifra che si aggira sui 700 milioni, con in più un meccanismo di revenue sharing con la Lega Serie A al superamento di determinate soglie di abbonamenti) 4,2 milioni di spettatori, con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno. «Sono tanti – ha scritto Dazn in una nota – i tifosi che hanno preferito seguire le partite in contemporanea su Zona Serie A, che ha registrato un +28% rispetto allo scorso anno: una modalità per vivere i momenti migliori delle partite in contemporanea senza perdersi azioni e gol, seguendo i vari collegamenti tra i campi».
Prosegue il quotidiano, passando agli ascolti Sky:
Sky (che per la Serie A detiene i diritti per tre partite alla settimana in co-esclusiva) chiude la prima giornata con circa 1,16 milioni di spettatori complessivi, in crescita del 4% anno su anno. Spicca Inter-Torino, che ha superato le 700mila presenze medie sul canale satellitare. Numeri che testimoniano come la co-esclusiva continui a esercitare un richiamo forte sugli abbonati storici della pay tv. Sono tutte cifre, queste, che andranno ora consolidate. I due detentori dei diritti lo sanno e non a caso, in questo inizio di stagione, hanno fatto chiaramente capire di voler spingere (e supportare anche le istituzioni in questo sforzo) nella lotta contro la pirateria, con l’idea di rimpolpare un parco abbonati che langue da anni.