Class action contro la Fifa: ex giocatori chiedono risarcimenti multimiliardari (la retroattività della sentenza Diarra)
Il Guardian. Dalla fondazione Justice for Players: ex calciatori contestano le restrizioni Fifa sui trasferimenti, restrizioni dovute a norme dichiarate illegali dalla Corte europea.

Paris Saint-Germain's French midfielder Lassana Diarra jokes during a training session at the Stade de France in Saint-Denis, northern Paris, on May 7, 2018 on the eve of the French Cup final football match between Paris Saint-Germain (PSG) and Les Herbiers. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)
La Fifa rischia una causa multimiliardaria dopo la sentenza europea che ha dichiarato illegittime le sue regole sui trasferimenti. La fondazione Justice for Players ha inviato una lettera legale, coinvolgendo anche federazioni nazionali. Le parti hanno tempo fino a settembre per rispondere.
Fifa sotto accusa: rischia causa multimiliardaria per regole trasferimenti illegali
Riporta il Guardian:
“La Fifa sta affrontando una richiesta di risarcimento multimiliardaria da parte di un gruppo di ex giocatori, dopo la sentenza dello scorso anno della Corte di giustizia europea (Cjeu) che ha dichiarato illegittime le sue regole sui trasferimenti. La fondazione Justice for Players, un gruppo olandese, ha notificato l’intenzione di avviare una class action contro la Fifa e le federazioni calcistiche di Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Danimarca.
Justice for Players cerca un risarcimento per conto dei giocatori che hanno perso reddito a causa delle regole Fifa dal 2002, e sostiene che il caso coinvolgerà circa 100.000 giocatori.”
La Fifa rischia, quindi, di essere coinvolta in causa multimiliardaria. “Si ritiene che alla Football Association sia stata inviata una copia della lettera prima dell’azione legale. Anche se non è stata nominata come imputata, potrebbe esserlo in seguito. Fifa e le cinque federazioni nazionali hanno tempo fino a settembre per rispondere.
La lettera legale inviata alla Fifa parla di una richiesta multimiliardaria, basata su analisi indipendenti secondo cui i giocatori avrebbero guadagnato circa l’8% in più nel corso della carriera dal 2002 se le regole Fifa non fossero state illegittimamente restrittive. La sentenza ha stabilito che le regole della federazione limitavano la libera circolazione imponendo criteri illeciti per il risarcimento in caso di rottura contrattuale, permettendo alla federazione nazionale del vecchio club di trattenere il certificato di trasferimento, facendo ricadere la responsabilità economica sul nuovo club, e consentendo a Fifa di applicare sanzioni disciplinari al giocatore e al club stesso.”
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Tutto nasce dal caso Lassana Diarra
Secondo il Guardian, tutto nasce dal caso Lassana Diarra, la cui vicenda giudiziaria ha portato la Corte di giustizia europea a bocciare le regole sui trasferimenti Fifa:
“La richiesta di risarcimento è conseguenza della sentenza Cjeu dello scorso ottobre nel caso dell’ex centrocampista di Chelsea e Francia, Lassana Diarra, che ha fatto causa alla Fifa dopo che questa si è rifiutata di rilasciargli il certificato internazionale di trasferimento (Itc) per unirsi al club belga Charleroi nel 2016, in seguito alla scoperta della violazione del contratto con la Lokomotiv Mosca due anni prima.
La Fifa aveva multato Diarra per 10,5 milioni di euro e sospeso per 15 mesi dal calcio per violazione contrattuale, sentenza confermata in appello presso la corte arbitrale per lo sport. Dopo aver bloccato la registrazione a Charleroi, Diarra ha presentato una domanda riconvenzionale, e la Cjeu ha stabilito che le regole sui trasferimenti della Fifa erano illegali.
La Corte ha rilevato che i regolamenti Fifa limitavano la libera circolazione dei lavoratori e violavano la normativa europea sulla concorrenza. La federazione ha modificato i suoi regolamenti, ma il sindacato internazionale dei giocatori, Fifpro, non ha accettato le nuove regole.
La fondazione Justice for Players, creata quest’anno, ha l’intenzione di portare avanti una causa legale di massa.”